Una delle situazioni che ci troviamo ad affrontare dopo aver terminato la creazione di un e-commerce è il cliente che si meraviglia dell’assenza di ordini. Con la situazione dovuta al Covid-19, la richiesta di e commerce è cresciuta esponenzialmente ma in modo sbagliato: molti, infatti, sono convinti che sia sufficiente la creazione di un e-commerce per avviare una serie di flussi commerciali. Niente di più sbagliato, la creazione e la messa in rete non bastano e vi spieghiamo il perchè!
Il budget per vendere online
Un ecommerce è a tutti gli effetti un negozio e l’errore comune è quello di sottovalutare il tempo, le energie e il budget necessario. Con un negozio fisico, tutti mettono in conto i costi di affitto ogni mese, i costi e il tempo per i lavori necessari, i costi degli arredi, i costi per creare e mantenere un magazzino, etc. Per un e-commerce, bisognerebbe fare lo stesso!
Innanzitutto è necessario capire che il budget deve coprire due macroaree: i costi per la creazione sito ecommerce e i costi per la promozione. Non pensate assolutamente che il budget necessario sia semplicemente quello indicato nel preventivo per un sito web con la funzione di vendita. Quello è solo l’inizio e si può paragonare alla caparra di un affitto per il locale commerciale, insieme ai costi per i lavori per rendere il locale adatto al nostro tipo di business.
E qui, è necessario aprire una parentesi per i costi di realizzazione: molti per non investire nulla o quasi, anzichè rivolgersi ad una web agency, si affidano al “fai da te” o si rivolgono al cugino smanettone che con pochi Euro realizzerà l’ecommerce. Bene, sappiate che un e-commerce così è destinato al fallimento, fin dall’inizio. Si tratta di un investimento inutile, di cui potete anche fare a meno, perchè non venderete nemmeno un prodotto. Lanciare un e-commerce, ben funzionante e curarne la promozione è un affare serio, non delegabile a cugini o amici nè fattibile autonomamente.
Chiusa questa parentesi, i costi possono comunque variare da web agency a web agency, ma diffidate degli e-commerce a 200 €.
Quindi per avere un volume di vendite on line cosa devo fare?
Una volta compreso che l’investimento richiede un certo budget, la web agency, oltre al preventivo sito web, vi indicherà i costi necessari per la promozione del vostro negozio. Indicativamente, le aree di lavoro sono quattro ma potrebbero essere anche di più o di meno, in base sempre al budget del cliente:
1) SEO
2) Social Media Marketing
3) Email Marketing
4) Campagne Pay To Clic
SEO
La Seo (Search Engine Optimization) altro non è che il posizionamento sui motori di ricerca. Di solito, in tutte le web agency c’è un consulente SEO che si occupa solo di questo. Nella pratica, il consulente SEO predispone una serie di azioni nel tempo (motivo per cui, un contratto di questo tipo deve essere a lungo termine) con l’obiettivo di portare in prima pagina l’e-commerce, quando la parola cercata è inerente ai prodotti che vendi sul tuo e-commerce.
Social Media Marketing
Spesso leggiamo in giro una semplificazione di questo tipo di attività che viene sottovalutata, non tanto nell’efficacia ma nella realizzazione. “Che ci vuole a fare 2 post su Facebook”. Ecco, fate attenzione, perchè questo potrebbe essere il modo più facile per avviarsi al fallimento. La gestione dei social media è una cosa seria, alla pari del lavoro per la realizzazione del sito stesso. Il social media manager non “pubblica due post”. Dietro ci sono una serie di attività che difficilmente avete le competenze per svolgerle da soli: analisi competitor, elaborazione strategia, piano editoriale, calendario editoriale. Per non parlare poi delle Facebook ADS e di quanti cliccando sul “metti in evidenza post” pensano di diventare ricchi, salvo poi lamentarsi degli scarsi risultati. Se volete davvero vendere online, anche questa attività va affidata a dei professionisti.
Email Marketing
No, l’email marketing per e-commerce non è morto, anzi, il contrario! A quanto dicono i numeri, l’email marketing vanta il maggior numero di conversioni e quindi di vendite, se paragonato ad altre azioni facenti parte di una strategia ben strutturata.
Per questo tipo di attività, è necessario innanzitutto acquisire delle email, tramite un modulo sul sito o su una landing e successivamente automatizzare alcuni passaggi: quando, giusto per citare un esempio, un cliente abbandona il carrello senza aver concluso l’ordine, automaticamente verrà inviata una mail per ricordargli di finalizzare l’acquisto. Oltre a questo, anche la newsletter (a cadenza mensile o settimanale, etc) contribuisce a ricordare al cliente che il tuo e-commerce ha quel determinato prodotto che a lui potrebbe servire.
E no, non si invia manualmente ogni singola mail, ci sono delle piattaforme che automatizzano o comunque semplificano questo tipo di azioni.
Campagne Pay per Clic
Ideali all’inizio del percorso, per avere risultati un po’ più rapidi in attesa che la SEO e le altre azioni facciano il loro corso, sono le campagne pay per clic. Attraverso una serie di settaggi, questo tipo di campagne, permette al cliente di trovare ciò che serve in prima pagina e nelle prime posizioni, portandolo così nel nostro e-commerce e ad aumentare le vendite. Si tratta di un tipo di campagna costoso, i cui risultati portano un margine relativo ma che, per iniziare, vanno benissimo
Speriamo di aver chiarito perchè lanciare online un e-commerce non basta. Qualora avessi dei dubbi o delle domande, non esitare a contattarci, siamo a tua disposizione.
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