Due stagioni estive particolari, quelle del 2021 e del 2020, fatte di incertezze e di cancellazioni delle prenotazioni. E’ questo lo scenario che si son trovati davanti gli operatori turistici, fin dall’inizio della pandemia. Ed è qui che l’advertising è corso in aiuto a tutti quegli operatori che non stavano ricevendo alcuna prenotazione per l’estate! Ma facciamo un passo indietro.
E’ Marzo 2020, viene imposto il lockdown e la gente smette – giustamente – di pensare alle vacanze. Nessuno sapeva come sarebbe andata di lì a una settimana, figuriamoci di lì a tre/quattro mesi. Le caselle e-mail degli Hotel sono silenziosissime e già si pensa il peggio. Ma, per fortuna, i più dinamici – anzichè lamentarsi e basta – hanno cercato una soluzione, con gli unici strumenti accessibili in periodo di lockdown: advertising e social media marketing.
Del social media marketing ne abbiamo parlato già tante volte, oggi invece vi portiamo con noi nel mondo di quello che è conosciuto come l’advertising e vedremo insieme come ha salvato due stagioni turistiche agli operatori del comparto, attraverso un caso studio.
L’Advertising : cos’è e come funziona
La parola advertising deriva dal verbo “to advertise”, letteralmente “far conoscere, avvertire” e racchiude tutte le forme di comunicazione che vengono create ed utilizzate per influenzare la scelta degli utenti, tra una serie di prodotti e servizi. Diventa quasi ovvio specificare che l’advertising è uno dei rami più importanti del marketing, sebbene vada affiancato anche da altri strumenti.
Nel nostro caso, quando parliamo di advertising, il cerchio si stringe intorno al mondo digitale del web e quindi con il termine intendiamo semplicemente la pubblicità online a pagamento. Anche qui, dobbiamo andare a fare una distinzione perchè – sebbene sarà questo l’argomento principale dell’articolo – non esiste solo la pubblicità sui Social (ADS): esiste anche la SEM, che racchiude le campagne a pagamento sui motori di ricerca.
Qual è la differenza tra l’advertising sui social e la SEM?
Principalmente, la cosa che li differenzia è l’approccio: se per le campagne sui motori di ricerca (sem) è necessario attendere che l’utente vada ad effettuare la ricerca, con le campagne sui social, invece, gli utenti andiamo a cercarli noi e a creare in loro un bisogno/desiderio.
Chiaramente, ogni tipo di business è diverso e ciò che va bene per uno, potrebbe non andar bene per l’altro; diciamo che è necessaria un’analisi continua per non sprecare il denaro e per raggiungere gli obiettivi.
Ads: lo strumento dei social media che rende efficaci gli investimenti in pubblicità
I Social Media ormai fanno parte della nostra vita, difficilmente qualcuno di voi non sarà iscritto almeno ad un social: Facebook, Linkedin, Twitter, Instagram , Tiktok, etc.e questo ha permesso che diventassero lo strumento per eccellenza per il digital marketing: grazie al numero di utenti ed alla varietà di social, è possibile raggiungere qualunque tipo di pubblico.
Ma perchè investire sulle ADS sui Social?
Le ads sono una parte di una strategia ben precisa che mira a raggiungere gli obiettivi di ogni business: questo vale per chi vende prodotti o servizi, di qualunque tipo. Come non ci stanchiamo mai di dire: improvvisare equivale a buttare via i soldi; le cose si fanno con criterio, con programmazione, con lungimiranza e solo se si hanno le conoscenze degli strumenti!
Le ads solitamente si utilizzano per:
- rafforzare la brand identity;
- posizionarsi sul mercato, aldisopra della concorrenza;
- incrementare la vendita di un prodotto o di un servizio;
- lanciare novità e sconti.
Gli step per l’avvio sono i seguenti:
- analisi preliminare per individare il pubblico, gli obiettivi e per individuare i competitors e il loro modo di pubblicizzarsi;
- definizione dei punti di forza del proprio brand, su cui puntare;
- scegliere il social (uno o più) dove raggiungere il proprio pubblico
- definire grafica, copy e settaggi dell’ads
- raccolta e analisi dei dati post avvio per aggiustare il tiro.
Perchè l’Advertising funziona così bene per il comparto turistico?
Il concetto di fondo si basa sul bisogno/desiderio delle persone: tutti desideriamo andare in vacanza. C’è chi ci pensa tutto l’anno, chi a ridosso delle ferie, ma tutti prima o poi pensiamo a come trascorrere il tanto agognato periodo di riposo.
Per questo, chi lavora nel comparto turistico – in particolar modo chi gestisce un hotel – ha due possibilità: attendere che il desiderio di vacanza si manifesti e sperare che scelgano la zona dove si trova il proprio hotel (o b&b/masseria/agriturismo etc), oppure creare quel desiderio impellente attraverso le social ADS.
Avviare un’ads (se lo si fa bene, ovviamente) significa catturare l’attenzione dell’utente in qualunque momento, far maturare immediatamente il bisogno di vacanza e il desiderio di andare proprio nel posto in cui è posizionato il tuo hotel (ma vale anche per altre strutture ricettive) e quindi spingerlo a richiedere un preventivo per la vacanza. A quel punto, metà del lavoro è fatto: la restante parte dipende dai costi e da altre variabili indipendenti dall’ads (approccio di chi effettua il preventivo, cura del cliente, etc).
A maggior ragione, durante la pandemia, le social ads hanno permesso alle strutture ricettive di ricevere comunque le prenotazioni: come? Ogni caso è a se e tra poco vedremo un caso studio, ma indicativamente è bastato non chiedere la caparra, promuoverne la restituzione oppure utilizzare la leva del bonus vacanze per fare il tutto esaurito in poche settimane.
Caso Studio: un Hotel in Salento in piena pandemia
Il nostro cliente è un Hotel nel cuore del Salento che si affida a noi da diversi anni. A Marzo 2020, si ritrova con poche richieste di preventivo, zero prenotazioni e la stagione estiva in bilico. Oltre a lui, sono in bilico i dipendenti, i fornitori e tutto l’indotto. A quel punto, decidiamo – per il 2020 – di puntare sull’Advertising (mentre gli anni precedenti il cliente si era limitato alle Google Ads che risultavano sufficienti per riempire le camere) e di usare come leva la possibilità di non versare alcun acconto.
A questo punto, abbiamo creato una serie di ADS su Facebook e Instagram , con un video emozionale e con un copy snello, contenente le informazioni essenziali, ma che facesse leva sempre sul lato emozionale.
Il cliente comincia a ricevere richieste di preventivo e, grazie anche al suo eccellente customer care, riesce a convertire e a riempire la stagione ancor prima dell’allentamento delle restrizioni.
Situazione analoga nel 2021: abbiamo avviato a marzo una serie di ads con la leva del BONUS VACANZE e il cliente, a fine aprile, aveva già l’hotel pieno per tutta la stagione, nonostante il balletto delle zone colorate e l’incertezza per i mesi a venire.
Il cliente ha constatato il risultato ma soprattutto – confrontandosi con altri operatori turistici – si è reso conto di essere stato tra i pochi ad aver avuto la certezza di poter lavorare a pieno regime già dalla primavera: gli altri hanno cominciato a ricevere richieste di prenotazione solo a Giugno inoltrato mentre il nostro cliente già lavorava.
Conclusione
Siamo giunti al termine di questo lungo articolo riguardante – principalmente – l’advertising sui social. Con questo, non intendiamo dire che funzioni per tutti i business, anzi: se lo strumento non viene utilizzato correttamente, all’interno di una strategia più ampia e ben studiata e affiancato da altri strumenti, potrebbe rivelarsi semplicemente un investimento sprecato! Ecco perchè è bene affidarsi a professionisti del settore e noi siamo qui per questo. Non esitare a contattarci!
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