Digital advertising: vietato buttare soldi!

digital advertising

Torniamo a parlare di digital advertising e lo facciamo per un motivo ben preciso: nell’ultimo periodo, infatti, mentre scorrevamo il feed dei nostri social ci siamo imbattuti in numerose ads – per lo più locali – che ovviamente avevano diversi problemi, primo fra tutti il target di riferimento. Da lì, ci è venuta l’idea di scrivere questo articolo per aiutarvi a non buttare via i soldi perchè la pubblicità fatta in questo modo è assolutamente inutile.

Indice dei contenuti

Cos’è il digital advertising

Il termine advertising deriva dall’inglese to advertise che significa avvertire, far conoscere; quindi, con questa parola si indicano una serie di attività che definiscono una forma di comunicazione pubblicitaria utilizzata dalle aziende per far conoscere, promuovere e vendere prodotti o servizi.

A questo punto, sembra quasi ovvio scrivere che il digital advertising – conosciuto anche come online adverting, web advertising o marketing online – è semplicemente lo stesso gruppo di attività che, però, utilizza il web come canale di comunicazione.

Andiamo a vedere insieme alcune delle attività di digital marketing più usate ad oggi. Ci teniamo a sottolineare che fra qualche mese le cose potrebbero essere cambiate: questo mondo corre alla velocità della luce! Tuttavia, ci impegneremo ad aggiornare l’articolo qualora i cambiamenti dovessero essere rilevanti.

Campagne display

Le campagne display sono quelle pubblicità che ritroviamo sui siti web o sulle app che utilizziamo sul nostro smartphone. Possono essere di diversi tipi:

  • Immagini: sono quelle pubblicità che appaiono tipo banner tipo foto quadrate, intorno al contenuto che stiamo visionando;
  • Testi: si tratta di automazioni ad opera di algoritmi che rendono il contenuto più rilevante;
  • Pop up: con questo termine, si intendono quelle pubblicità che si aprono all’improvviso per mostrarci un annuncio completo
  • Video: si tratta di quelle pubblicità in formato video che funzionano con l’autoplay, cioè la riproduzione dello stesso è automatica
  • Banner: sono quegli annunci che appaiono e si muovono al di sopra del contenuto del sito web.

Social media advertising

Com’è facile intuire, questo tipo di advertising utilizza come canale i social media. Questa attività è molto efficiente ed anche molto performante. I risultati notevoli, se viene ben utilizzato, derivano da alcuni vantaggi non irrilevanti, primo fra tutti il formato. I social, infatti, permettono l’utilizzo di molti formati diversi. Oltre a questo, permettono un targeting molto accurato.

Con il termine targeting si indica l’individuazione del pubblico giusto, grazie ad alcune variabili demografiche ma anche relative ad interessi e comportamenti. Ti assicuriamo che il targeting incide notevolmente nei risultati, in quanto – se impostato correttamente – permette di mostrare la tua pubblicità alle persone giuste. I social media più utilizzati per l’advertising sono Facebook, Instagram  , Linkedin e TikTok.

SEO e SEM

SEO e SEM sono due acronimi che, sebbene spesso confusi o considerati simili, hanno significati e approcci profondamente diversi nel mondo del digital marketing, pur condividendo l’obiettivo comune di aumentare la visibilità online.

La SEO (Search Engine Optimization) è un insieme di strategie e tecniche mirate a migliorare il posizionamento organico di un sito web nei risultati di ricerca. Questo processo richiede un’analisi dettagliata delle parole chiave pertinenti al settore di riferimento, l’ottimizzazione dei contenuti e degli elementi tecnici del sito (come il miglioramento della velocità di caricamento, la struttura del codice, e l’usabilità). La SEO si basa su fattori come la pertinenza del contenuto, l’autorità del dominio, e il comportamento degli utenti, come il tempo di permanenza su una pagina o il tasso di rimbalzo. Queste pratiche non portano risultati immediati, ma nel lungo termine possono garantire un traffico costante e qualificato, poiché il sito sarà percepito come affidabile e rilevante dai motori di ricerca come Google, Bing o altri.

Dall’altra parte, la SEM (Search Engine Marketing) rappresenta l’insieme delle attività pubblicitarie a pagamento sui motori di ricerca. La SEM include strumenti come le Google Ads (precedentemente note come AdWords), che consentono di creare campagne pubblicitarie mirate attraverso la scelta di parole chiave specifiche. In questo modo, gli annunci vengono mostrati agli utenti che cercano quei termini o che manifestano interesse in determinati prodotti o servizi.

Questi annunci appaiono spesso nella parte superiore o inferiore della SERP (Search Engine Results Page), contrassegnati come “sponsorizzati”. A differenza della SEO, che richiede tempo e costanza, la SEM offre risultati immediati, permettendo di raggiungere il pubblico desiderato fin dal lancio della campagna, ma richiede un investimento economico continuo. Il costo delle campagne SEM dipende da fattori come la concorrenza delle parole chiave, il punteggio di qualità degli annunci e il budget a disposizione.

Mentre la SEO si concentra sull’ottenimento di traffico organico a lungo termine, la SEM permette di generare traffico a pagamento in tempi rapidi. Spesso, le due strategie vengono utilizzate in modo complementare all’interno di un piano di marketing digitale per massimizzare la visibilità e il ritorno sull’investimento (ROI).

Campagne di Email Marketing

Le campagne di email marketing rappresentano uno strumento fondamentale per le aziende di qualsiasi dimensione, nonostante la percezione comune che le email siano superate o inefficaci nell’era dei social media. In realtà, se eseguite correttamente, queste campagne sono tra le strategie più potenti e a basso costo per connettersi con i clienti, promuovere prodotti e servizi, e costruire relazioni di lungo termine. Un vantaggio significativo dell’email marketing è la capacità di raggiungere il pubblico in modo diretto e personalizzato, entrando nella casella di posta di utenti già interessati al brand o ai suoi prodotti.

Uno degli elementi che contribuisce all’efficacia delle campagne di email marketing è la personalizzazione dei contenuti. Grazie ai dati raccolti sui clienti, come preferenze di acquisto, cronologia delle transazioni e comportamento online, le aziende possono inviare messaggi altamente mirati e rilevanti. Ad esempio, un’email può essere adattata in base all’età, al sesso, alla località o agli interessi del destinatario, aumentando così le probabilità di interazione e conversione. Questa capacità di segmentazione permette di creare esperienze utente su misura, il che si traduce in tassi di apertura e click-through più alti rispetto alle comunicazioni generiche.

Le piattaforme di email marketing, come MailChimp, ActiveCampaign o altre soluzioni come HubSpot o Sendinblue, offrono strumenti avanzati per gestire ogni aspetto della campagna. Non solo consentono di creare e inviare email in modo semplice e veloce, ma offrono anche la possibilità di automatizzare i flussi di lavoro. Ad esempio, è possibile programmare email che vengono inviate automaticamente in base a specifici trigger, come l’iscrizione a una newsletter, il completamento di un acquisto o un periodo di inattività del cliente. Questo approccio automatico, noto come marketing automation, consente di nutrire il rapporto con i clienti lungo l’intero percorso di acquisto, senza richiedere un intervento costante da parte del team di marketing.

Un altro aspetto che rende l’email marketing così efficace è la misurabilità. Le piattaforme offrono dettagliati report e analytics che permettono di monitorare l’andamento delle campagne in tempo reale. Si possono analizzare metriche come il tasso di apertura, il tasso di clic, il tasso di conversione e persino il ritorno sull’investimento (ROI), permettendo di capire cosa funziona e cosa no. Grazie a questi dati, le aziende possono affinare le loro strategie e ottimizzare i risultati nel tempo, rendendo ogni campagna più efficace della precedente.

Inoltre, le campagne di email marketing offrono un ottimo rapporto costo-beneficio. A differenza delle campagne pubblicitarie sui social o dei banner pubblicitari, inviare un’email costa molto poco e può generare un ritorno economico significativo. Infine, l’email marketing è uno strumento efficace anche per la fidelizzazione dei clienti. Inviare email periodiche con offerte esclusive, aggiornamenti sui prodotti, o semplicemente auguri di compleanno, permette di mantenere una connessione costante con il cliente, facendolo sentire apprezzato e incentivandolo a tornare per ulteriori acquisti.

Non buttare i tuoi soldi!

Nessuno al mondo butterebbe i suoi soldi, senza avere un ritorno. Eppure è ciò che capita nel digital advertising alla maggior parte delle persone che decide di avventurarsi in queste attività senza un minimo di formazione. Salvo poi, sentirli affermare che la pubblicità sul web non funziona.

Tutto sbagliato: innanzitutto l’approccio. Mi chiedo se esista qualcuno al mondo, che senza aver mai fatto nulla del genere, proverebbe a costruire una casa da zero. Ma la risposta è ovvia: nessuno! Allo stesso modo, bisognerebbe approcciarsi a qualunque tipo di attività: ci sarà un motivo se esistono le professioni e le professionalità, i percorsi di studio e le varie esperienze no?! Un carpentiere non potrebbe mai fare il chirurgo e viceversa. Ad ognuno il suo. Allo stesso modo, anche il digital marketing non è improvvisabile.

Improvvisarsi in questo tipo di attività, senza un’adeguata formazione, significa andare incontro ad un fallimento. Questo settore è molto complesso: bisogna conoscere e saper utilizzare gli strumenti, studiare e aggiornarsi continuamente, fare test e lavorare solo su quello. Uno chef, un imprenditore edile o qualunque altro professionista o azienda non avrebbe né il tempo né le competenze per fare bene.

Perché affidarsi ad un digital advertiser

La figura professionale adatta a questo tipo di attività è il digital advertiser e cioè quel professionista in grado di occuparsi della pianificazione e poi della realizzazione delle azioni di marketing che utilizzeranno il web come veicolo di comunicazione.

Ma questa è solo la punta dell’iceberg: in realtà, oltre alla pubblicità vera e propria che trovate sul web, ci sono tutta una serie di attività che non puoi conoscere se non fai questo mestiere: analisi, definizione degli obiettivi, individuazione del target e dei canali da utilizzare, la definizione del contenuti, il report periodico e molto altro. Tutte queste attività sono propedeutiche ed essenziali affinché l’advertising porti dei risultati concreti. Se vuoi maggiori informazioni sul ruolo dell’advertiser, puoi leggere il nostro articolo “Advertiser: chi è e cosa fa di preciso questa figura“.

Siamo arrivati alla fine di questo articolo. Speriamo di essere stati abbastanza chiari e soprattutto che questo articolo arrivi a quegli imprenditori che in questi giorni stanno “mettendo in evidenza” annunci al pubblico sbagliato, sprecando letteralmente il loro budget. Contattateci, vi forniremo una consulenza gratuita, in modo da aiutarvi a comprendere perché è piuttosto che così, è meglio non fare niente.

 

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