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Come creare un post social che attiri l'attenzione - Parrotto Web Solution

Come creare un post social che attiri l’attenzione


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Molti anni fa, le modalità di comunicazione erano ben diverse da quelle attuali, e il concetto di “post sociale” era praticamente sconosciuto. Ma facciamo un salto indietro nel tempo. Prima dell’avvento delle piattaforme social e della loro capacità di diffusione virale, l’idea di esprimere un pensiero o un concetto di fronte a un pubblico così vasto sembrava impensabile. Questa opportunità era, infatti, riservata principalmente a professionisti della comunicazione, come giornalisti o operatori dei media tradizionali. Si trattava di una prerogativa ristretta, accessibile solo a un piccolo numero di individui che, nel bene o nel male, avevano il potere di influenzare l’opinione pubblica. La diffusione delle informazioni era strettamente controllata, e le opinioni si formavano principalmente attraverso canali come radio, tv e carta stampata. Basterebbe questo per comprendere come, solo vent’anni fa, l’accesso alla voce pubblica richiedeva spesso una posizione di autorità o notorietà.

La voce dei social e l’epoca della comunicazione Many to Many

Hai mai sentito parlare del modello di comunicazione “many to many”? Esso ha rappresentato, e rappresenta ancora oggi, una vera e propria rivoluzione nella comunicazione contemporanea. Un approccio che assume una posizione di netto contrasto rispetto ai modelli tradizionali del “one to one” e del “one to many” perché si basa sull’idea che ogni individuo possa fungere da mittente e destinatario contemporaneamente, partecipando attivamente al processo comunicativo. In pratica, nel modello in esame (magistralmente rappresentato da tutte le piattaforme social), si abbattono le barriere tra produttore dei contenuti e destinatario. Potremmo parlare di una democratizzazione della comunicazione, in cui la voce di ciascuno può essere ascoltata e influenzare una vasta platea.

I pro e contro e i contro della comunicazione senza barriere

È innegabile che il modello di comunicazione “many to many” abbia portato trasformazioni significative nel modo in cui ci connettiamo, apprendiamo e interagiamo nella società contemporanea. Ha reso l’accesso all’informazione più diretto, fluido e immediato, offrendoci un panorama ricco di opportunità per condividere e acquisire conoscenza da una vasta gamma di fonti e punti di vista.

Tuttavia, va detto, non tutto ciò che luccica è oro!

Anche perché è impossibile negare che questo approccio ha contribuito, in modo notevole, all’ampia diffusione della disinformazione e delle tanto temute fake news. La facilità con cui le informazioni possono essere condivise su piattaforme digitali e social media, infatti, ha reso più semplice “il viaggio” di contenuti non verificati o distorti. Il vero problema è che non sempre il pubblico ha la capacità di individuare le notizie vere ed isolarle da quelle false. La sfida sarà ancora più ardua nei prossimi anni con l’impiego delle nuove e sofisticatissime dorme di intelligenza artificiale!

Le camere dell’eco

Inutile sottolinearlo ma la sfida principale nel contesto del modello “many to many” è ora quella di discernere tra informazioni attendibili e disinformazione, promuovendo la media literacy e l’educazione digitale. È fondamentale imparare a valutare le fonti, a verificare l’accuratezza delle informazioni e a mantenere una mente critica di fronte alle notizie che incontriamo online. Il grande rischio, infatti, è quello di nutrire un fenomeno che prende il nome de “le camere dell’eco”. In pratica, lepersone tendono a seguire e condividere opinioni e informazioni che confermano le proprie convinzioni, creando un circolo vizioso di convalida dell’errore. Facciamo un esempio pratico. Un personaggio molto seguito scrive un post social e rivela che secondo studi, rivelazioni e misteriose confessioni il 2024 sarà l’anno della fine del mondo. Benché si tratti si una notizia falsa, con molta probabilità, diventerà virale perché la leva su paure recondite e stimola riti e scaramanzie che generano una comunicazione massiccia sul tema. Ve la ricordate la profezia dei Maya? Proprio così! Nel 2012 il mondo era destinato concludere il suo ciclo vitale e tutti, ovunque, non parlavano d’altro!

Ma torniamo al Post!

La lunga e articolata premessa fatta in questo ampio preambolo iniziale, ci permette di affrontare con maggior consapevolezza la questione legata alla stesura di un “post social”.  Come anticipato, Il post social è, ad oggi, uno strumento potentissimo.  Attraverso di esso, condividiamo informazioni, storie, opinioni, foto e video con amici reali e amici virtuali. Alcune volte, con perfetti sconosciuti. Questi post ci permettono di creare un’identità digitale, l’immagine di noi stessi, un vero e proprio identikit virtuale. Nessuno ci pensa mai, ma quando un responsabile alle risorse umane deve valutare un profilo da inserire nel proprio comparto aziendale, soprattutto se parliamo di posizioni apicali o manageriali, parte da una disamina dei profili social perché, piaccia o non piaccia, quello che pubblichiamo rivela chi siamo, i nostri interessi, la nostra padronanza degli strumenti e la nostra visione del mondo.

Informare e influenzare

Un post ha il potere di influenzare i lettori in molteplici modi. Prima di tutto, può plasmare le opinioni, influenzare il pensiero e persino cambiare comportamenti. Quando un post è ben scritto, informativo e coinvolgente, può catturare l’attenzione del pubblico in modo significativo attraverso una delle armi più invisibili e manipolative che esistono nel mondo: la persuasione! Attraverso testi e immagini, gli utenti sono accompagnati a pensare, desiderare o non desiderare qualcosa. Per le aziende e i professionisti, i post sociali rappresentano uno strumento lavorativo validissimo, in questa guida parliamo sul perchè avere una strategia sui social media. La gestione dei social è una vera e propria strategia che può portare ottimi risultati in termini di visibilità e crescita della reputazione virtuale. Ma non solo. I post social possono essere utilizzati per promuovere prodotti, servizi o competenze, raggiungendo un vasto pubblico online. Il punto di forza è ovviamente l’uso di un linguaggio chiaro, diretto mirato. L’uso consapevole e puntuale può certamente favorire la fidelizzazione dei clienti e aumentare la visibilità aziendale. Il buon uso dei post social è un potente strumento di crescita. Tuttavia, la mancanza di chiarezza, l’uso improprio delle parole o la condivisione di informazioni errate possono danneggiare la reputazione di un’azienda o di un individuo. La comunicazione inadeguata può anche causare incomprensioni, conflitti e problemi legali. Ecco perché spesso si consiglia di affidare questo tipo di comunicazione a professionisti esperti del settore capaci di valutare e ridurre rischi e ripercussioni negative sull’immagine generale dell’azienda e sulla reputazione virtuale.

Consigli utili per creare un post ad effetto

  1. Scrivi poco e in modo chiaro
  2. Prova a conoscere e comprendere il tuo target
  3. Esagera e distinguiti
  4. Scrivi informazioni esatte. L’affidabilità paga nel medio lungo periodo
  5. Scegli immagini nitide e uniscile a testi che le descrivono
  6. Evita narrazioni lunghe e ridondanti

Sembra facile no?

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