Nelle settimane scorse abbiamo parlato di “linguaggio non verbale” (puoi recuperare l’articolo qui) in termini molto generici. Oggi, invece, andiamo ad analizzare insieme una tecnica comunicativa – sempre nell’ambito non verbale – conosciuta con termine inglese “mirroring“, in italiano “rispecchiamento”.
Hai mai notato come ti senti più a tuo agio con qualcuno che ti somiglia? Ovviamente non ci riferiamo solamente all’aspetto fisico ma anche ai gesti, alle parole e agli atteggiamenti. Ecco, questo accade proprio grazie al mirroring. Si tratta, infatti, di una tecnica di comunicazione non verbale che ti permette di andare ad instaurare un legame più profondo e autentico con la persona che hai di fronte. Vediamo insieme cosa significa esattamente fare mirroring e come puoi usarlo per migliorare qualsiasi tipo di relazione.
Cos’è il Mirroring?
Il mirroring consiste nel riflettere il linguaggio, il comportamento e addirittura i gesti del tuo interlocutore. Questo ti permette di creare empatia e di sentirti più in sintonia con la persona che hai di fronti. Spesso è qualcosa di naturale e inconsapevole ma puoi anche imparare a farlo per migliorare le tue interazioni e le tue relazioni.
Potremmo suddividere il mirroring in tre macroaree principali, anche se una non esclude l’altra, in modo da scendere meglio nel dettaglio e comprendere bene le varie tecniche.
Mirroring verbale
Il mirroring verbale altro non è che la tecnica – sottile ma potente – di adattamento del tuo linguaggio a quello del tuo interlocutore. Non si tratta solo di andare a ripetere le parole dell’altro ma di un vero e proprio allineamento comunicativo, possibile adattando semplicemente il tuo modo di esprimerti.
Se chi ti trovi davanti utilizza un tono formale o tecnico, tu puoi fare lo stesso per entrare meglio in sintonia e creare un’interazione equilibrata. Oppure, ad esempio, se noti che la persona con cui stai interagendo utilizza spesso una determinata parola, puoi includerla nella conversazione per rafforzare il vostro legame.
Un aspetto da tenere in considerazione nel mirroring verbale è il ritmo della conversazione. Se chi hai di fronte riflette a lungo e poi intavola una conversazione lenta, fare lo stesso ti consentirà di seguire il suo flusso mentale, dando così l’impressione di essere in perfetta sintonia. Allo stesso modo, se la conversazione è veloce ed energica, rispecchiare il ritmo vivace è la strada giusta per mantenere vivi l’interazione e il coinvolgimento.
Il secondo aspetto, invece, è quello di riprendere frasi e particolari parole che l’altro inserisce frequentemente nella conversazione. Questo non vuol dire fare una copia, ma andare a sottolineare proprio quei termini per dimostrare la tua comprensione e tutta la tua attenzione.
Mirroring fisico
Il mirroring fisico, conosciuto anche come rispecchiamento del linguaggio del corpo, è un modo intuitivo per una connessione immediata e sottile con l’altra persona. Quanto imiti naturalmente i gesti, le espressioni facciali o finanche la postura, stai inviando dei segnali non verbali di affinità. Spesso, questo processo avviene inconsciamente ma puoi comunque utilizzarlo deliberatamente per aumentare l’empatia con l’interlocutore.
Facciamo un esempio: se la persona con cui ti stai interfacciando inclina la testa verso il lato destro, replicare questo leggero movimento, aumenta il senso di vicinanza. Stessa cosa, ad esempio, se chi ti parla tende a sporgersi in avanti.
L’aspetto più importante del mirroring fisico resta comunque il contatto visivo: mantenere uno sguardo diretto, infatti, aiuta a rafforzare sia la connessione che l’interessamento con l’interlocutore. Accanto al contatto visivo, ci sono altri gesti di rispecchiamento che contribuiscono all’obiettivo: il sorriso, annuire, etc. Tutto fatto con discrezione e tatto, ovviamente, in quanto potrebbe suscitare sospetti qualora risultasse troppo artificiale.
Mirroring del respiro
La forma di rispecchiamento più sottile e meno evidente è il mirroring del respiro, una tecnica che però ha un impatto davvero profondo sulla comunicazione. Sincronizzare il tuo respiro con quello del tuo interlocutore crea sia un’atmosfera rilassata ma va anche a influenzare in positivo l’andamento della conversazione.
Se, ad esempio, ti trovi in un’interazione in cui si percepisce una certa tensione e il tuo interlocutore respira rapidamente e appare agitato, mantenere un respiro lento, calmo e costante può aiutare l’altra persona a rallentare e calmarsi. Al contrario, se – ad esempio – ti trovi in una conversazione vivace e dinamica, aumentare di poco il ritmo della tua respirazione, ti porterà maggiormente in sintonia con l’interlocutore e con la sua energia. Per praticare il mirroring del respiro, dovrai osservare la frequenza respiratoria dell’altra persona e cercare di allinearti, facendo molta attenzione a mantenere tutto molto naturale.
Come usare il mirroring
Conoscere quando e come utilizzare le tecniche di mirroring può fare davvero la differenza nella qualità delle tue interazioni e delle tue conversazioni. Indicativamente, il mirroring può essere applicato in qualunque contesto, sebbene abbia un risultato diverso:
- Negoziazioni commerciali: il mirroring ti aiuterò ad abbattere le barriere e creare un ambiente collaborativo;
- Colloqui di lavoro: in questo caso, ti permette di creare un feeling immediato con il datore di lavoro o con il responsabile HR;
- Relazioni personali: utilissimo per migliorare la comprensione reciproca e rafforzare i legami;
- Terapie e/o consulenze: aiuta moltissimo a stabilire una rapporto di fiducia con il paziente e/o cliente.
Ma, nella pratica, come si fa? Innanzitutto, devi osservare attentamente l’altro: quali sono i suoi gesti? La sua postura? Che ritmo ha la conversazione? Dopo aver osservato, puoi iniziare ad imitare ma sempre senza esagerare, onde evitare di risultare invadente. Sincronizza il ritmo delle parole, dei gesti e del respiro ed infine, continua ad osservare per aggiustare il tiro, qualora percepissi un disagio.
Attenzione però! Il mirroring è una tecnica potente ma va usata con moltissima cura. Se lo applichi male, può avere effetti opposti rispetto a quelli desiderati. Esagerare con il mirroring può far sentire l’interlocutore manipolato o far sembrare te non autentico. Invece di creare empatia, rischi di generare sospetto, disagio, fastidio o rifiuto, quindi fai attenzione a non esagerare.
Il rischio dell’offesa…La varietà delle persone con cui interagisci o delle culture di cui fanno parte, ti espongono ad un serio rischio quando utilizzi il mirroring che potrebbe essere percepito come una presa in giro o come una mancanza di rispetto. Quindi, attenzione ai segnali dell’interlocutore e alle differenze culturali che potrebbero caratterizzarlo.
Considerazioni finali
Il mirroring è uno strumento potente e potrebbe rappresentare il tuo asso nella manica per migliorare notevolmente le tue relazioni, professionali ma anche personali. La chiave sta nell’utilizzarlo con la giusta sensibilità e senza esagerare, adattandoti sempre all’interlocutore che hai di fronte. Se lo farai nel modo giusto, ogni tua interazione sarà piacevole e, in ambito professionale, anche più produttiva.