Linguaggio non verbale: come influenzare gli altri

Quando parliamo di linguaggio non verbale, stiamo toccando un argomento veramente ampio e molto importante. Si tratta, infatti, di una componente fondamentale della comunicazione umana che spesso – sbagliando – sottovalutiamo e che, invece, può rivelarsi incredibilmente potente.

Riuscire a comprendere e a padroneggiare il linguaggio del corpo può essere di grandissimo aiuto per migliorare le relazioni personali e professionale e – soprattutto – ci permette di influenzare gli altri in modo efficace. In questo articolo parleremo proprio di questo: cos’è il linguaggio non verbale, come funziona e come puoi utilizzarlo per influenzare le persone che ti circondano.

Linguaggio non verbale: cos’è?

La macro-area del linguaggio non verbale include tutti quei segnali comunicativi che non esprimi tramite le parole: gesti, postura, contatto visivo, espressioni del viso, tono di voce e così via. Secondo gli studi di Albert Mehrabiam (psicologo della comunicazione), questo tipo di comunicazione occupa circa il 70/90% di ogni messaggio complessivo che ogni essere umano trasmette.

Quali sono gli elementi del linguaggio non verbale?

Vediamo insieme quali sono i principali elementi che caratterizzano il linguaggio non verbale:

• Espressioni del viso: sebbene alcune persone riescano a dissimulare, le espressioni del viso sono il primo indizio dello stato d’animo di ognuno di noi. Sorrisi, sguardi, smorfie, etc comunicano con facilità le emozioni di ogni individuo come ad esempio la felicità, la rabbia o la tristezza;
• Postura: anche la postura ci dà delle indicazioni ben precise. Una postura aperta e eretta ci comunica sicurezza e disponibilità, mentre una postura chiusa ci comunica disagio, avversione o difensività;
• Gesti: la gestualità che accompagna il linguaggio verbale è molto importante in quanto, al di là di ciò che andrai a dire, i gesti possono rafforzare o contraddire le tue stesse parole. Facciamo un esempio: se mentre stai parlando, i tuoi gesti diventano frenetici ed esagerati, probabilmente l’interlocutore percepirà il tuo nervosismo e lo interpreterà a modo suo;
• Tono di voce: il tono con cui pronunci le parole, può influenzare gli altri perché – inconsciamente – stai comunicando quelle che sono le tue emozioni, come entusiasmo, aggressività, rabbia o calma;
• Contatto visivo: per ultimo, ma non meno importante, stabilire o meno il contatto visivo può portare a risultati differenti. Se lo stabilisci, quello che susciterai è fiducia e connessione, al contrario distacco e disinteresse.

Ma il linguaggio non verbale influenza davvero gli altri? E come?

La prima cosa, quasi ovvia, su cui ha impatto il linguaggio non verbale è la prima impressione che lasciamo sugli altri. La prima impressione, infatti, si forma in pochi secondi ed è influenzata principalmente dai segnali non verbali come la postura, il contatto visivo ed il sorriso. Ciò significa che, ad esempio, mantenere la postura eretta ed aperta, sorridere e stabilire il contatto visivo, ti permetterà di creare subito un’impressione positiva.

L’altro aspetto da considerare, in quest’epoca dominata spesso dalla diffidenza, è che per influenzare gli altri è essenziale che si fidino di te. E tutto ciò, quando sei di fronte a sconosciuti, lo puoi ottenere solo attraverso segnali di autenticità e coerenza che trasmetti con il linguaggio del corpo. Il modo in cui ci presentiamo alle persone, come teniamo lo sguardo o il tipo di tono di voce che usiamo, comunica molto di noi.

Però, attenzione, anche noi dobbiamo imparare a leggere i segnali del linguaggio non verbale degli altri: questo, ci permetterà di adattare il nostro comportamento e quindi, migliorare l’approccio e la successiva interazione. Se, ad esempio, percepiamo che l’interlocutore è a disagio (con segni tipo movimenti nervosi o sguardo sfuggente), possiamo modificare il nostro modo di approcciarci, adottando gesti più rilassati o toni più dolci, con l’obiettivo di mettere a proprio agio la persona con cui stiamo parlando.

Migliora il tuo linguaggio non verbale con i nostri consigli

Ormai credo sia chiara a tutti l’importanza di padroneggiare il linguaggio non verbale sia per comunicare, sia per influenzare gli altri. D’altronde, spesso ci concentriamo tantissimo sulle parole che vogliamo dire e trascuriamo questo aspetto. Ma il linguaggio del corpo non è qualcosa di totalmente inconscio e fortunatamente può essere migliorato con la pratica. Vediamo insieme alcune strategie utili:

• Correggi la postura: come abbiamo accennato prima, la postura comunica molto di noi. Una postura corretta, oltre ad essere esteticamente migliore, trasmette fiducia e sicurezza. Quindi, sì alla postura aperta, con le spalle allineate al bacino. No alle braccia incrociate e alla postura ricurva;
• Sviluppa un contatto visivo ma senza esagerare: il contatto visivo va stabilito ma attenzione, in quanto deve risultare naturale e trasmettere interesse e rispetto. Un contatto visivo troppo intenso, infatti, potrebbe sortire l’effetto opposto e cioè comunicare aggressività;
• Cura le espressioni del viso: che significa? Significa che devi far attenzione affinché le espressioni del tuo viso siano coerenti con il messaggio che stai comunicando. Sì ai sorrisi, no alle espressioni severe;
• Controlla il tono di voce: il tono di voce che usi nelle tue interazioni è un elemento veramente potente. Il nostro consiglio è di modulare la voce in base al messaggio che dovrai comunicare. Sì a toni calmi e modulati, no a toni acuti o monotoni;
• Usa i gesti con consapevolezza: come abbiamo detto prima, i gesti possono rafforzare un messaggio ma devono essere usati con parsimonia per evitare di risultare eccessivi e ottenere l’effetto contrario. Quindi sì a gesti fluidi e calmi, no a movimenti nervosi e bruschi.

Siamo giunti alla fine di questo articolo sulla comunicazione non verbale e abbiamo ormai assodato la sua importanza e la sua capacità di influenzare il modo in cui gli altri ci percepiscono. Prima di terminare, ti ricordiamo che il primo passo per padroneggiare il linguaggio non verbale è essere consapevoli del modo in cui comunichiamo con il nostro corpo e che quindi è essenziale migliorare questo aspetto.

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