Se non hai un sito mobile friendly è ora di correre ai ripari! La notizia è passata quasi inosservata, forse perché ancora scossi dal recente leak di Google che ha travolto emotivamente la community SEO negli ultimi giorni. Tuttavia, non bisogna sottovalutarne l’importanza: a partire dal 5 luglio 2024, Google smetterà di indicizzare i siti non accessibili da dispositivi mobili.
Questa decisione rappresenta l’ultimo passo di un percorso iniziato nel 2016 con l’introduzione del mobile-first index, segnando definitivamente la transizione verso una navigazione principalmente (se non completamente) orientata ai dispositivi mobili. Vediamo nel dettaglio cosa implica questa novità, analizzando il comunicato ufficiale di Google e offrendo consigli pratici per aiutare i proprietari di siti web a prepararsi a questa trasformazione.
L’annuncio di Google verso l’ultimo passo nell’indicizzazione mobile
L’annuncio sul blog ufficiale di Google, è stato scritto da John Mueller, Search Advocate, che fornisce aggiornamenti e tempistiche riguardo il completamento della migrazione all’indice mobile-first, un processo avviato otto anni fa.
Questo cambiamento significa che i pochi siti ancora indicizzati con Googlebot Desktop verranno indicizzati con Googlebot Smartphone a partire dal 5 luglio 2024. Mueller ha tranquillizzato i proprietari di siti web, dichiarando che la maggior parte non dovrà intraprendere alcuna azione, poiché già indicizzati con il crawler mobile.
Tuttavia, una piccola percentuale di siti sarà significativamente influenzata da questa modifica: dopo il 5 luglio 2024, Google eseguirà la scansione e l’indicizzazione di tutti i siti esclusivamente con Googlebot Smartphone. Pertanto, se il contenuto di un sito non è completamente accessibile tramite un dispositivo mobile, non sarà più indicizzabile!
Implicazioni per i Siti Web: esclusione dai risultati di Google per mancata accessibilità mobile
L’annuncio di Google ha suscitato notevole attenzione tra gli esperti del settore per le potenziali ripercussioni negative sui siti web. L’accessibilità mobile non è più una scelta, ma una necessità imprescindibile: presto, se il contenuto di un sito non sarà fruibile da uno smartphone, Google smetterà di indicizzarlo, con la conseguenza che non apparirà più nei risultati di ricerca.
Questo può avere effetti devastanti sul traffico del sito e, di conseguenza, sul business. L’obiettivo di Google è chiaro: garantire un’esperienza di navigazione ottimale su tutti i dispositivi, con una particolare enfasi sugli smartphone, che ormai costituiscono la maggior parte del traffico web.
Questa evoluzione, però, presenta una sfida significativa per quei siti che, sebbene siano una minoranza, non siano ancora mobile friendly. Questi siti, spesso destinati esclusivamente o prevalentemente a utenti desktop con schermi grandi e connessioni stabili, rischiano di scomparire dai risultati di ricerca di Google se, a partire dal 5 luglio, non saranno accessibili da dispositivi mobili, a prescindere dalla qualità del loro contenuto o dalla pertinenza rispetto alle query degli utenti. Una situazione paradossale che richiede un rapido adeguamento.
Come mantenere la visibilità nei risultati di ricerca
È tempo di agire per tutti i proprietari di siti web che finora hanno trascurato la versione mobile del loro sito o non hanno ancora sviluppato un sito mobile friendly, ovvero accessibile da dispositivi mobili.
Il primo passo è assicurarsi che il sito sia completamente accessibile da dispositivi mobili. Questo non vuol dire che il sito deve essere visibile su uno smartphone, ma che deve essere anche facile da utilizzare e navigare. Elementi come un design responsive, la velocità di caricamento e una navigazione intuitiva sono essenziali per garantire un’ottima esperienza utente su mobile. Inoltre, le metriche dei Core Web Vitals diventano ancora più importanti. In poche parole, è necessario rendere il sito mobile-friendly il prima possibile!
L’accessibilità mobile va oltre il semplice adattamento del layout: bisogna anche ottimizzare i contenuti per dispositivi mobili, assicurando una buona leggibilità del testo, dimensioni adeguate dei pulsanti e facilità di interazione con elementi interattivi.
Finora, un sito con una scarsa esperienza utente su dispositivi mobili rischiava di allontanare i visitatori, diminuire il tasso di conversione e danneggiare la reputazione del marchio. Ma presto, potrebbe essere completamente escluso da Google. Utilizzare strumenti come Google Search Console o Google Lighthouse può aiutare a identificare e risolvere eventuali problemi di accessibilità mobile, garantendo che il sito sia pronto per la transizione definitiva all’indice mobile-first, anzi mobile-only.
Come rendere un sito mobile friendly
Nonostante alcune eccezioni che permetteranno a Googlebot Desktop di rimanere in funzione per un po’, la stragrande maggioranza delle ricerche, del crawling e dell’indicizzazione sarà gestita da Googlebot Smartphone. L’accessibilità mobile è essenziale per mantenere e migliorare la visibilità nei risultati di ricerca. Ignorare questa necessità può portare a una significativa perdita di traffico e opportunità di business.
Per prepararsi a questa transizione e mantenere una forte presenza su Google, è fondamentale ottimizzare il sito per i dispositivi mobili. Questo implica:
- Verifica dell’accessibilità mobile: assicurati che il tuo sito sia completamente fruibile su smartphone. Usa strumenti come Google Search Console o Google Lighthouse per identificare e risolvere eventuali problemi di accessibilità mobile;
- Ottimizzazione del design: introduci un design responsive che si adatti automaticamente alle diverse dimensioni dello schermo. Assicurati che il layout sia intuitivo e che la navigazione sia semplice e diretta;
- Velocità di caricamento: migliora la velocità di caricamento delle pagine. Le performance del sito, misurate dai Core Web Vitals, sono importanti sia per il ranking nei risultati di ricerca che per l’esperienza utente;
- Leggibilità e interazione: ottimizza i contenuti per garantire una buona leggibilità del testo e dimensioni adeguate dei pulsanti. Assicurati che gli elementi interattivi siano facilmente utilizzabili su dispositivi touch.
Utilizzare strumenti di analisi SEO, come SEOZoom, può aiutarti a monitorare le performance del tuo sito e a garantire che soddisfi tutti i criteri richiesti da Google.
I 5 principi fondamentali di un sito mobile friendly
1. Adotta un design responsive
Il primo passo per prepararsi alla transizione verso un indice mobile-first è garantire che il tuo sito web utilizzi un design responsive. Questo significa che il design si adatta automaticamente alle dimensioni dello schermo, assicurando funzionalità e attrattiva visiva su qualsiasi dispositivo, dal piccolo schermo di uno smartphone a un grande monitor desktop. Un design responsive non solo migliora l’esperienza utente, ma è anche essenziale per soddisfare i criteri di indicizzazione di Google, riducendo al minimo i problemi di usabilità e garantendo che tutti i contenuti siano facilmente accessibili.
2. Riduci o elimina Pop-up e Interstitial
Su dispositivi mobili, i pop-up e gli interstitial possono essere particolarmente fastidiosi, occupando l’intero schermo e compromettendo l’esperienza utente. Anche se utili per catturare l’attenzione degli utenti o raccogliere informazioni, questi elementi spesso aumentano il tasso di abbandono del sito. Google prioritizza l’accessibilità mobile, quindi, è consigliabile eliminare i pop-up o ridurli al minimo indispensabile, preferendo alternative meno invasive come banner o notifiche. Questo migliora significativamente l’usabilità del sito su dispositivi mobili.
3. Ottimizza la velocità del sito
La velocità di caricamento è fondamentale per l’esperienza utente e l’indicizzazione su Google. Gli utenti di smartphone sono impazienti e un sito lento può perdere visitatori e essere penalizzato nei risultati di ricerca. Per ottimizzare la velocità, riduci il peso delle immagini, utilizza tecniche di caching e minimizza il codice HTML, CSS e JavaScript. Strumenti come Google PageSpeed Insights forniscono indicazioni preziose su come migliorare le prestazioni del sito, assicurando che sia veloce e reattivo su tutti i dispositivi.
4. Facilita la navigazione touch
La navigazione su dispositivi mobili spesso avviene con una sola mano, quindi, il design deve essere intuitivo e facilmente navigabile con le dita. Menu, tasti e link devono essere abbastanza grandi e con uno spazio ben delineato tra di loro, così da poter per evitare cliccare sopra accidentalmente. Posiziona gli elementi di navigazione in modo strategico, tenendo conto di come gli utenti tengono e usano i loro dispositivi. Ad esempio, i pulsanti di navigazione principali dovrebbero essere facilmente raggiungibili con il pollice. Un design che facilita la navigazione touch non solo migliora l’esperienza utente, ma è anche essenziale per l’accessibilità mobile secondo i criteri di Google.
5. Testa in anticipo
Utilizza Google Lighthouse per identificare e risolvere i problemi di accessibilità, prestazioni e SEO del tuo sito. Lighthouse fornisce un’analisi dettagliata e suggerimenti pratici su come migliorare il sito, valutando aspetti come la velocità di caricamento, l’usabilità su dispositivi mobili e l’ottimizzazione per i motori di ricerca. Adottare le raccomandazioni di Lighthouse aiuta a garantire che il sito sia pronto per la transizione a un indice completamente mobile-first, migliorando l’esperienza utente e la visibilità nei risultati di ricerca.
In sintesi, per affrontare con successo questa transizione e mantenere una presenza solida su Google, il tuo sito deve essere accessibile, veloce e facile da navigare su dispositivi mobili. Questo non solo soddisferà i requisiti di Google, ma offrirà anche un’esperienza utente superiore, aumentando le tue possibilità di successo nel competitivo mondo del web.