Dopo il boom del 2020 e l’assestamento del 2021, cosa dobbiamo aspettarci dal 2022 per il commercio elettronico?
E’ iniziato un nuovo anno da più di un mese e come ad ogni inizio, si prova a riflettere su quello che sarà il futuro, in ogni ambito. Per chi è già stato catapultato nel mondo dell’e-commerce (prima o durante la pandemia), è di vitale importanza conoscere le prospettive per questo e gli anni a venire. Ma, non avendo la palla magica, proviamo ad analizzare cosa è successo e cosa si potrebbe verificare nel corso di questo anno, sulla base dei dati a nostra disposizione.
Commercio elettronico: cos’è e quando nasce
Il classico modo di acquistare prodotti è servizi si è trasformato: ora non serve più andare in loco, per averne accesso; non esistono più confini geografici o temporali.
Oggi – con il commercio elettronico – è cambiato tutto! Ma cos’è il commercio elettronico?
Già nel 97, la Commissione Europea provò a dare una definizione secondo cui il commercio elettronico è – cito alla lettera – “lo svolgimento di attività commerciali e di transazioni per via elettronica”.
La prima forma di commercio elettronico, però, risale al 1982: qualcuno ricorderà Minitel, la prima vetrina online che permetteva di acquistare prodotti locali. Per vedere la prima forma di e-commerce più simile al nostro concetto attuale, dobbiamo però andare agli anni ’90 quando nacque la prima libreria online “Book Stacks Unlimited (più conosciuta col brand successivo “Books.com”)
Ebbene si, non è stato Amazon il primo e-commerce nel mondo: Jeff Bezos effettua il suo primo invio di un acquisto solo nel 1995 . Resta comunque uno dei pionieri in questo ambito perchè fu il primo a creare un e-commerce orientato ai bisogni del cliente e dotato di un motore di ricerca interno.
In Italia, le cose andarono ancora per le lunghe e il primo e-commerce online – risalente al 1998 – fu IBS.it.
Da allora, il commercio elettronico non ha fatto che crescere e si è rivelato un successo in tutto il mondo.
Il punto della situazione
A causa della situazione pandemica, il mondo dell’e-commerce ha visto un boom esponenziale nel 2020: a partire dal lockdown, i numeri sono schizzati verso l’alto per ovvie ragioni; d’altronde, non potendo andare fisicamente nei negozi, l’unica alternativa era lo shopping online. Infatti, oltre agli imprenditori che si erano già lanciati in questa sfida, molti altri hanno cercato in fretta e in furia di trovare qualcuno per la realizzazione di un e-commerce e per salvare il fatturato di un anno che stava presentando grossissime difficoltà.
In realtà, il commercio elettronico ha avuto una crescita costante nel corso dell’ultimo ventennio e, dopo il boom del 2020, ha visto riassestarsi l’interesse nella consueta percentuale di crescita pre-pandemia.
Nel 2021, quindi, si è stabilizzato nuovamente il trend, così come le categorie che continuano ad avere un grande successo: elettronica e abbigliamento rappresentano oltre i due terzi delle intenzioni di acquisto, con un assoluto rappresentato dagli smartphone.
Cosa aspettarci nel 2022
Molti pensano che l’e-commerce abbia spopolato solo grazie alla pandemia. Niente di più falso: sicuramente, la situazione di lockdown e le restrizioni successive, hanno accelerato il processo di digitalizzazione del commercio ma – dati alla mano – il commercio elettronico da diversi anni vede una crescita costante.
Anche nel 2022, il trend si confermerà in crescita e non certo per la paura di contatti e contagi: da una ricerca di Google Consumer Surveys è emersa la vera motivazione per cui si preferisce acquistare online e cioè il risparmio concreto sulla spesa alimentare e non, tecnologica e legata alla moda.
D’altronde, sarebbe da sciocchi non constatare come il web possa aumentare la probabilità – per i commercianti – di finalizzare la vendita di un prodotto e servizio: esistono talmente tante opportunità di visibilità da sfruttare, basta volerlo.
Conclusioni
Viste le tendenze, se ancora non hai un e-commerce, forse devi fermarti un secondo, analizzare il tutto e cominciare a pensare di lanciarti anche tu nel mondo del commercio elettronico. Questo non vuol dire che l’offline non funzionerà più. Ma è bene integrare le due cose, per raggiungere i tuoi obiettivi di business e non rimanere indietro.
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