C’è un termine che oggi intriga e stupisce, un concetto che spaventa e attrae, un nuovo mondo che si apre proprio davanti ai nostri occhi e promette grandi cambiamenti, parliamo del Metaverso.
Un regno 3D nato dalla penna di uno scrittore
È il 1992 quando lo scrittore di fantascienza Neal Stephenson pubblica un romanzo dal titolo “Snow Crash”. Il libro, che avrà un inatteso successo, parla di un regno virtuale che pur essendo collegato a quello fisico rappresenta un mondo totalmente diverso. Snow Crash racconta la storia di Hiro Protagonist, un hacker armato di katana che salta avanti e indietro tra Los Angeles distopica e un mondo virtuale chiamato Metaverso. Stephenson non solo immagina il mondo del futuro ma lo chiama anche per nome. L’idea nata dalle pagine di un libro di fantascienza, oggi, rappresenta il prossimo e “pesantissimo” passo dell’informatica e le big tech fanno a gara per realizzarlo. Prima fra tutti Facebook, che ha speso miliardi per i suoi Reality Labs e ha cambiato nome in Meta. Si aprono, in questo modo, le porte verso un cambiamento che potrebbe considerarsi epocale.
“Metaverso” il mondo “oltre”
Il termine metaverso significa, essenzialmente, “oltre”. Nell’ambiente informatico si riferisce alla tecnologia del futuro capace di superare i limiti della tecnologia esistente e di coinvolgere gli utenti portandoli ad interagire tra di loro. Potremmo parlare di un mondo virtuale condiviso. Ognuno avrà un suo avatar da governare utilizzando la realtà aumentata. Sarà possibile, per esempio, partecipare ad un convegno indossando un visore Ovulus VR, chiacchierare con i colleghi prima dell’inizio, sedersi e ascoltare i relatori. In realtà, alcune caratteristiche di quello che si annuncia essere “il cosmo del futuro” sono già presenti in alcuni giochi virtuali come Second Life.
Avatar. Cosa sono e perché saranno fondamentali
Il termine Avatar lo abbiamo imparato a conoscere grazie al grande schermo e, più precisamente, grazie al colossal di fantascienza co-prodotto e co-montato da James Cameron nel 2009. Il film, ambientato nel 2154 che parla di una compagnia interplanetaria terrestre che opera su Pandora, un mondo primordiale ricoperto da foreste pluviali, le cui flora e fauna sono di dimensioni superiori rispetto a quelle terrestri. Tra le specie del pianeta ve n’è una di umanoidi chiamati Na’vi. Essendo l’atmosfera tossica per gli umani, sono stati sviluppati gli avatar, cioè ibridi creati in laboratorio con geni umani e geni Na’vi; ogni avatar può essere utilizzato e controllato solo dall’essere umano il cui DNA è stato impiegato per comporlo. Il collegamento viene effettuato grazie a una speciale capsula tecnologica, dove il soggetto trasferisce coscienza e anima nell’avatar.
La realtà aumentata. Il primo passo verso il nuovo cosmo
Il Metaverso non potrà prescindere dalla realtà aumentata, questo è abbastanza ovvio. La realtà aumentata (AR), infatti, permetterà agli utenti di vedere e interagire con lo streaming dei dati direttamente dai propri dispositivi, in tempo reale, attraverso l’uso della voce, del tatto o gesti.
HUD (Heads up display)
Un tipico HUD è costituito da un proiettore, un display e un computer capace di generare simboli. Sempre più diffusi nei progetti automobilistici e aeronautici. In pratica il pilota, invece di fissare i propri strumenti in basso, può vedere direttamente fuori dal finestrino e vedere cosa accade intorno a lui. Allo stesso tempo, grazie ai display head – up, è in grado di visualizzare le informazioni critiche con l’ausilio di pannelli trasparenti posizionati proprio sul parabrezza. Questo significa che gli occhi del guidatore non devono cambiare messa a fuoco per guardare oltre l’abitacolo. Ma non è tutto. L’aviazione e altri settori, usano i display head-up montati direttamente sul casco. Più ricercati, e notevolmente più costosi, sono i display olografici diventati famosi grazie ai film come Star Wars. Di recente, questi dispositivi, hanno abbandonato il mondo della fantascienza per approdare in quello reale con prodotti come Looking Glass.
Pokémon Go. La realtà aumentata che ha ammaliato migliaia di adolescenti
Se parliamo di realtà aumentata non possiamo non fare riferimento alla famosissima app di Nintendo che ammaliò gli adolescenti di tutto il mondo. Si tratta di Pokémon Go. Il gioco ha coinvolto un vasto pubblico. Circa a 65mila persone (perlopiù giovanissimi) vagavano per le strade e i quartieri di città e paesi alla ricerca di Pokémon da individuare e catturare scansionando l’ambiente circostante. Il felice debutto nell’app, nel 2016, lasciava già presagire quale sarebbe stato l’indirizzo del futuro.
Metaverso e Cripto. Le prospettive per il 2023
Le criptovalute sono delle monete virtuali che possono essere utilizzate come mezzo di scambio (o di investimento). Ogni transazione è registrata in registri digitali. Alla base c’è una tecnologia che prende il nome di Blockchain. Essa garantisce l’autenticità della moneta virtuale. Le crypto metaverso sono un’unità di valuta virtuale utilizzata per effettuare transazioni digitali all’interno del metaverso. Le crypto del metaverso non sono molto diverse dalle altre criptovalute e token già sul mercato, ma funzionano in modo diverso e sono (spesso) legate a giochi specifici. Offrono la possibilità di guadagnare mentre si gioca o di fare investimenti in universi virtuali. Negli ultimi tempi i token del metaverso sono estremamente popolari sulla scia del rebranding di Facebook in META e in attesa del suo ingresso ufficiale nel metaverso. Si pensa che queste monete cresceranno nel 2023 e che possano costituire basi di investimento solide per il futuro prossimo.
Il Paese (digitale) delle meraviglie
La sua struttura spazio-temporale è molto simile a quella del mondo fisico aa cui siamo abituati. Il cyberspazio, creato da reti globali di comunicazione, è composto da lunghezza profondità e tempo. Si puà accedere al cosmo virtuale attraverso visori 3d che permettano agli utenti di vivere, in pienezza, delle esperienze virtuali. Nel Metaverso ognuno, attraverso il proprio avatar, potrà incontrare gli altri utenti, creare oggetti e proprietà virtuali, vendere i propri prodotti o promuoverli ma anche partecipare a conferenze, cerimoni e dibattiti “pubblici” virtuali senza spostarsi nel modo reale.
Paure e Potenziale
Come accade tutte le volte in cui ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale, l’idea del Metaverso ci proietta verso il futuro portando con sé aspettative, speranze ma anche numerose e (giustificate) paure. Già l’avvento di internet e lo sviluppo dei social ha modificato “geneticamente” la società che oggi è iperconnessa e condivide con il resto della community molte informazioni personali e professionali. I vantaggi sono stati tantissimi così come i rischi e le conseguenze. Il Metaverso aprirà le porte ad un mondo che potrebbe creare ulteriori solitudini nel mondo reale. Per questo è opportuno che ci si avvicini a questo mondo con cautela e consapevolezza. L’high tech del futuro promette grandi cambiamenti ma è importante mantenere il contatto con il mondo reale e con le persone.
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