Nell’ampio panorama del social media marketing, ogni contenuto riveste un ruolo ed un impatto ben distinti. Post, storie e reel non solo non operano con le stesse modalità, ma si rivolgono anche a pubblici e obiettivi di marketing diversi. Per ottenere risultati quantomeno soddisfacenti, è necessaria una conoscenza approfondita delle dinamiche delle diverse piattaforme, come Facebook, Instagram e TikTok, oltre ad un’attenta analisi delle metriche da monitorare, come il tasso di engagement, i click sul link e la visibilità. È fondamentale, oltre a questo, andare ad individuare il miglior momento per pubblicare, che differisce in base al pubblico e alla piattaforma.
Indice dei contenuti
- Contenuti culturali e localizzazione
- Post, reel e storie: come funzionano davvero
- Trend e stili visivi
- Come migliorare le performance sui social
- Concludiamo…
Contenuti culturali e localizzazione
Volgendo lo sguardo al contesto globale dei social media possiamo comprendere come la localizzazione dei contenuti risulti essenziale per raggiungere le varie audience. Ogni cultura ha le sue norme e le sue aspettative riguardo ai contenuti digitali; di conseguenza, ciò che funziona in un paese potrebbe risultare un fallimento totale in un altro. Gli aggiustamenti possono includere anche aspetti apparentemente banali, come l’uso di colori, di simboli o di immagini che devono risultare adatti ai diversi contesti culturali. Questa attenzione, oltre ad aumentare la rilevanza dei contenuti, contribuisce a costruire fiducia e credibilità nei confronti del vostro brand. Per aumentare la portata dei messaggi che vuoi comunicare, sarebbe opportuno monitorare costantemente le tendenze locali e magari anche valutare eventuali collaborazioni con influencer regionali, in modo da esser sicuri di generare un impatto positivo e duraturo.
Investire nella localizzazione, infatti, è diventata una vera e propria necessità, al di là delle strategie di marketing. Facciamo un esempio e guardiamo al settore alimentare: molti brand di fama internazionale hanno adattato sia i prodotti che il packaging per conquistare i diversi palati locali.
Oltre a questo, anche la musica e gli ambienti (le cd location) dei contenuti di campagna promozionale giocano un ruolo importantissimo: utilizzare musica locale, piuttosto che artisti conosciuti in quel territorio, porta sicuramente risultati migliori, se non altro per il senso di appartenenza che riescono ad evocare.
Altro aspetti da tenere in considerazione sono le traduzioni linguistiche, le abitudini e le preferenze che caratterizzano il tuo target in quel determinato mercato.
Il “micro-targeting“, quindi, diventa assolutamente fondamentale. Se pensiamo alla velocità con cui le informazioni scorrono rapide sotto i nostri occhi, comprendiamo benissimo che la segmentazione del pubblico in nicchie più piccole, e quindi più specifiche, ci permetterà di comunicare messaggi mirati e quindi di avere più conversioni. Facciamo un esempio e immaginiamo di aver a che fare con un brand di abbigliamento generico: identificare i vari gruppi target (genitori di bambini piccoli, amanti della moda sostenibile, under 40, over 60 etc) ci permetterebbe di adattare i diversi contenuti ad ogni gruppo.
Per strutturare la comunicazione in maniera efficace, è bene avere una visione chiara del contesto; motivo per cui, l’analisi dei dati demografici e del comportamento online degli utenti è uno step obbligato e lo è anche la personalizzazione del messaggio.
Post, reel e storie: come funzionano davvero
Come anticipato nell’introduzione dell’articolo, i vari contenuti hanno caratteristiche e obiettivi diversi. Vediamo insieme come funzionano i post, i reel e le stories, formati che esistono (seppur con nomi diversi) su quasi tutte le piattaforme social di condivisione.
Post
I post nel feed rappresentano il contenuto evergreen dei social media, che è definito come materiale sempre rilevante e utile, capace di interessare e attrarre l’attenzione del pubblico anche dopo diverso tempo dalla pubblicazione. Questo tipo di contenuto è ideale per raccontare la storia del brand, fornire informazioni specifiche e dettagliate e stimolare le interazioni degli utenti in target.
I contenuti evergreen possono includere delle guide, degli articoli informativi, oppure delle storie di successo (tipo casi di studio). L’efficacia di questi contenuti dipende e si misura tramite alcune metriche come la portata, l’engagement e i clic. Un consiglio che ti diamo, oltre a quello di monitorare le metriche, è quello di cercare di mantenere una coerenza visiva e un tone of voice che sia allineato al brand, in modo che il contenuto stesso possa risuonare con il tuo pubblico.
Per quanto riguarda, invece, gli orari migliori per la pubblicazione non esiste una risposta univoca: dipende dalla piattaforma e dal tuo pubblico, ma puoi identificarli sempre negli insight e, magari, dopo alcuni test che potresti fare per vedere quale contenuto e in quale orario funziona meglio.
Reel
I reel, d’altra parte, sono i veri protagonisti – quantomeno finora – degli algoritmi, distinguendosi dagli altri formati (i post di cui abbiamo parlato e le storie di cui parleremo fra poco) per la loro capacità di catturare rapidamente l’attenzione degli utenti. Questi formati video – brevi e creativi – generano un altissimo livello di coinvolgimento e la loro viralità si basa su metriche un pochino differenti come le visualizzazioni, il tempo media di visione e le condivisioni.
Quindi, onde evitare di perdere le numerose opportunità che offrono, è fondamentale conoscere le migliori pratiche come l’uso dei trend e dei suoni popolari: se si utilizzano, ad esempio, alcune colonne sonore di successo e virali, si può tranquillamente vedere un notevole aumento della distribuzione del contenuto.
Oltre a questo, bisogna anche considerare la qualità visiva e la narrazione all’interno dei reel stessi: un video ben realizzato, con le giuste accortezze e con una storia coinvolgente riesce ad incrementare in modo esponenziale la visibilità sia del contenuto stesso ma anche del profilo del tuo brand. Se guardiamo alle statistiche più recenti, scopriamo che gli utenti tendono a interagire maggiormente coi reel rispetto ad altri tipi di contenuto, motivo per cui è essenziale integrarli nella tua strategia, per aumentare l’engagement. Puoi tranquillamente verificare questi dati, dopo aver pubblicato ovviamente, direttamente attraverso gli strumenti di analisi che ogni piattaforma ti mette a disposizione per monitorare il successo o meno dei video.
Infine, un consiglio importante: non trascurare i potenziali rischi o errori da evitare nei reel come ad esempio la poca autenticità o la sovraesposizione di contenuti simili tra loro, che possono ridurre in maniera significativa l’interesse del tuo pubblico.
Storie
Le “Storie” sono un formato ormai diffuso su quasi tutte le piattaforme social. Si tratta di contenuti immediati ed effimeri: durano solo 24 ore ma possono rivelarsi uno strumento importante per fidelizzare i propri follower e ottimizzare l’engagement.
Ma attenzione, anche qui l’errore potrebbe essere dietro l’angolo: le stories non devono essere artificiose, ma autentiche, raccontare il dietro le quinte senza troppe ampollosità, pur mantenendo una certa coerenza con le altre tipologie di contenuti. I tassi di completamento, le interazioni e le risposte a sticker e domande sono gli indicatori chiave del loro successo.
Trend e stili visivi
Nella creazione di contenuti per le tue pagine social, è importantissimo tenere in considerazione gli stili visivi e le tendenze attuali. Che significa, in pratica? Che le immagini, i video o qualunque tipologia di contenuto vanno adattati al linguaggio della piattaforma (oltre che alla demografia del pubblico, di cui abbiamo già parlato).
Facciamo un esempio: lo stile minimal su Instagram attira un pubblico più giovane, mentre i contenuti informativi su Facebook si rivolgono ad un gruppo demografico più ampio.
La narrativa visiva, in questa fase della vita dei social media, è la chiave, in quanto può rendere il tuo contenuto memorabile e – a volte – virale.
Quindi via libera a storytelling immersivi che combinano elementi visivi accattivanti a narrazioni che toccano le corde emotive degli utenti; via libera anche alle testimonianze, recensioni e storie, per rendere più umano il tuo brand. Infine non dimenticare di utilizzare i video in diretta, in modo da stimolare l’interazione e creare un senso d’urgenza e di autenticità.
Oltre a tenere in considerazioni gli stili visivi e le tendenze, altrettanto importante è l’esplorazione delle emozioni collegate ai contenuti. Creare contenuti che stimolano emozioni intense come la gioia, la sorpresa, l’empatia, etc…, significa andare a creare una connessione più profonda con il tuo pubblico e quindi migliorare le performance del tuo brand.
Come migliorare le performance sui social
Se pensate di trovare tra queste righe la ricetta magica per migliorare le performance, rimarrete delusi. Per ottenere risultati concreti, è necessario adottare strategie specifiche e personalizzate per ogni tipologia di contenuto. In linea generale, quello che devi fare è andare a creare post con immagini e testi capaci di attirare l’attenzione e stimolare la conversazione, creare reel brevi e dinamici con una chiara call to action e , infine, inserire stories autentiche e instant, tenendo sempre ben presente che sono contenuti che durano 24 ore e che non sempre val la pena curarli maniacalmente proprio per la loro volatilità.
Concludiamo…
Il social media marketing è un campo che è davvero in continua evoluzione, motivo per cui è bene approcciarsi sempre con flessibilità e adattabilità mentali. Comprendere le diverse dinamiche di ogni piattaforma è qualcosa di essenziale, se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi ma richiede anche competenze e tempo a disposizione non indifferenti. Purtroppo lasciare il tutto al caso potrebbe davvero affossare il tuo brand, quindi se hai bisogno di una strategia mirata e personalizzata, contattaci per una consulenza o per un preventivo.