Elezioni Comunali 2025: quando e come si vota

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Il 2025 è un anno strano per la democrazia italiana: le elezioni comunali 2025, infatti, conteranno numeri molto risicati di comuni chiamati al rinnovo del sindaco e dei consiglieri comunali. Questo accade, poiché nel 2020 l’appuntamento primaverile con le urne è stato posticipato all’autunno a causa dell’impazzare della pandemia di Covid-19. Tali comuni, probabilmente trasleranno alla primavera 2026 (salvo eccezioni nelle regioni a statuto speciale).

Ma torniamo a noi e a questo momento decisivo per il rinnovo delle amministrazioni locali. Che tu sia un elettore, un candidato o un semplice cittadino informato, ti sarà utile conoscere con precisione quando si vota, dove si vota e come si vota.

In questo nostro articolo troverai una sorta di panoramica completa e aggiornata per aiutarti a comprendere al meglio.

Indice dei contenuti

Quando si vota

La data ufficiale delle elezioni amministrative 2025 è stata fissata per domenica 25 e lunedì 26 maggio, con un eventuale turno di ballottaggio domenica 8 e lunedì 9 giugno. I seggi resteranno aperti dalle 7:00 alle 23:00 la domenica, e dalle 7:00 alle 15:00 il lunedì.

Però, alcune regioni a statuto speciale hanno stabilito date differenti: in Friuli-Venezia Giulia, ad esempio, si è votato in anticipo, il 13 e 14 aprile, con ballottaggio il 27 e 28 aprile. Il Trentino-Alto Adige ha votato il 4 maggio per il primo turno e tonerà alle urne il 18 maggio per l’eventuale secondo. La Sardegna andrà alle urne in contemporanea con il turno di ballottaggio nazionale, cioè l’8 e 9 giugno, mentre la Valle d’Aosta ha previsto il rinnovo degli organi comunali in autunno 2025, con date ancora da confermare.

Queste differenze territoriale non sono così casuali, in quanto frutto delle autonomie regionali riconosciute dalla nostra Costituzione e hanno dietro delle motivazioni (climatiche, organizzative, etc).

Elezioni comunali 2025: dove si vota

Nel 2025 saranno chiamati al voto i cittadini di 468 comuni italiani, distribuiti in tutte le regioni. Di questi, 75 hanno una popolazione superiore ai 15.000 abitanti, soglia che influisce direttamente sulla modalità di voto. Inoltre, in 9 capoluoghi di provincia si voterà per eleggere nuovi sindaci, rendendo queste consultazioni particolarmente rilevanti anche dal punto di vista politico nazionale.

Come si vota

Bisogna necessariamente fare un distinguo, sulla base della dimensione demografica del comune.

Se vivi in un comune con meno di 15.000 abitanti, il meccanismo è decisamente più semplice: si vota in un solo turno e il vincitore sarà il candidato che ottiene anche solo un voto in più rispetto agli altri. Quindi, in questo caso, sulla scheda troverai il nome dei Candidati Sindaci e la lista (o le liste) a lui collegate. Avrai la possibilità di esprimere anche una preferenza per un candidato consigliere comunale.

Nei comuni aventi più di 15.000 abitanti, invece, il sistema è a doppio turno. Che vuol dire? Che se nessun candidato sindaco raggiunge il 50% + 1 dei voti validi, si procede al ballottaggio tra i due candidati più votati. In questi comuni, si può esercitare anche il voto disgiunto, cioè votare un candidato sindaco e una lista a lui non collegata. Infine, potrai anche esprimere due preferenze per il consiglio comunale purché siano per candidati di genere diverso (una donna ed un uomo) appartenenti alla stessa lista.

Che documenti servono per votare

Per recarti al seggio ed esercitare il tuo diritto di voto, non servono molti documenti ma è importantissimo averli con te. Devi presentare un documento d’identità valido e la tua tessera elettorale, che ti identifica come elettore del comune in questione. Se hai smarrito la tessera elettorale o hai esaurito gli spazi vuoti per i timbri, puoi richiederla all’ufficio elettorale comunale, che te ne rilascerà una nuova.

Voto assistito e domiciliare

Il diritto al voto deve essere garantito a tutti, anche a chi ha difficoltà motorie, problemi visivi gravi o condizioni di salute che impediscono di recarsi fisicamente al seggio. In questi casi è possibile richiedere il voto assistito, ovvero farsi accompagnare in cabina da una persona di fiducia (autorizzata) che aiuti nella procedura di voto.

Nei casi più gravi, è previsto anche il voto domiciliare, ma solo per gli elettori affetti da infermità che ne rendano impossibile l’allontanamento dall’abitazione.

In entrambi i casi è necessario presentare un’apposita domanda, corredata da certificazione medica rilasciata dall’ASL di competenza, entro le scadenze indicate dal comune.

Insediamento dei nuovi sindaci

Dopo lo spoglio e la proclamazione ufficiale dei risultati, i nuovi sindaci entreranno in carica entro dieci giorni. Entro lo stesso periodo, sarà convocato anche il nuovo consiglio comunale, che si riunirà per la prima volta sotto la guida del sindaco appena eletto. Da quel momento inizieranno a delinearsi le scelte politiche e amministrative che accompagneranno la comunità per i prossimi cinque anni.

L’importanza del voto

Visto l’alto tasso di astensionismo dilagante, ci teniamo a sottolineare l’importanza del voto. Anche se le elezioni comunali possono sembrare meno importanti in termini mediatici, hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana di ognuno di noi. Ricordiamo che il sindaco e il consiglio comunale decidono su temi concreti, vicini a tutti: viabilità, raccolta rifiuti, servizi scolastici, urbanistica, eventi culturali e investimenti sul territorio.

Partecipare al voto è una responsabilità, significa contribuire attivamente al futuro della tua città o del tuo paese e dire la tua sulle scelte che plasmeranno il luogo in cui vivi.

Buon voto a tutti!

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