Che tu sia un sindaco in carica, un candidato o semplicemente stia pensando di metterti in gioco, devi prendere atto di due certezze: sui social devi esserci e usarli bene; sbagliare non è permesso.
I social network sono diventati una sorta di arena pubblica: lì i cittadini osservano ciò che fai o dici e, spesso, ti giudicano. E’ uno spazio dove ogni singola parola, foto, immagine o commento può rafforzare il tuo messaggio oppure distruggerlo completamente in pochi secondi. E considerato ciò che ci dicono le statistiche e cioè che gli elettori sono consapevoli di essere influenzati dai contenuti social, forse è il caso di non sottovalutare l’importanza di una comunicazione attenta e strategica.
Questo vademecum nasce proprio per questo: aiutarti a usare i social in modo consapevole, sia nel periodo della candidatura, sia durante il mandato o dopo una sconfitta. Il sindaco sui social non è solo una figura istituzionale, ma anche uno storyteller del territorio, un punto di riferimento e – soprattutto – un interlocutore per i suoi elettori. Ci sono sindaci che, grazie a strategie social ben progettate, hanno ottenuto un notevole successo ma di questo ne parleremo dopo.
Indice dei contenuti
- In campagna elettorale: cosa pubblicare per fare la differenza
- Il sindaco sui social: come bilanciare vita privata e ruolo pubblico
- Dopo la vittoria: cosa pubblicare quando diventi sindaco
- Dopo una sconfitta: cosa pubblicare e come continuare
- Gli epic fail da evitare assolutamente
- Due esempi
- La conclusione? Il sindaco deve essere un leader anche sui social
In campagna elettorale: cosa pubblicare per fare la differenza
Durante la campagna elettorale, i social diventano il tuo palco quotidiano per cui, come pianifichi i contenuti che dirai nel tuo prossimo comizio, con la stessa cura e attenzione dovrai pubblicare sui social. Vediamo insieme quali contenuti sono idonei e quali no.
I contenuti che ti avvicinano ai cittadini:
- Video brevi (reel) e autentici in cui ti fai conoscere e racconti i motivi che ti hanno spinto alla candidatura;
- Scatti del tuo territorio, magari di te in mezzo alle persone, in luoghi simbolici o in zone che hai previsto di rivalorizzare nel tuo programma elettorale;
- Piccole rubriche con i punti saliente del tuo programma (se in formato visual, ancora meglio!);
- Testimonianze di cittadini, attivisti e volontari che credono in te.
Questa tipologia di contenuti funzionano molto bene perché parlano al cuore delle persone. Un’altra accortezza da considerare è quella di interagire sempre con i cittadini, rispondendo ai commenti, alle domande o ai feedback, in modo da instaurare un legame vero e proprio.
I contenuti da evitare:
- Attacchi diretti e eccessiva ironia sugli avversari, in quanto ti farebbero sembrare debole;
- Meme e contenuti virali “forzati”, in quanto il loro effetto è imprevedibile;
- Post confusi e confusionari, senza contesto e senza un obiettivo chiaro.
Cerca sempre di parlare ai cittadini e mai agli avversari: ai tuoi potenziali elettori interessa se puoi rappresentarlo, non quanto tu possa essere bravo a litigare (sul web, peraltro)
Il sindaco sui social: come bilanciare vita privata e ruolo pubblico
Una delle domande che mi fanno più spesso è: “Quanto devo mostrare di me?”.
Il punto è proprio questo: non devi né nasconderti dietro al ruolo, né usare il profilo come un diario personale. Ci sono diversi vantaggi legati alla tua presenza sui social ma al contempo ci sono numerosi rischi e quindi è fondamentale che tu conosca i limiti della comunicazione pubblica.
Quindi, la parola d’ordine è equilibrio e ti fornisco 3 consigli utili per raggiungerlo:
- Racconta momenti informali ma avendo cura di contestualizzarli sempre (ad esempio, una passeggiata dopo il consiglio comunale, una sagra locale, una visita in una struttura del luogo, etc);
- Evita di condividere riflessioni personali se non legate al tuo ruolo o al tuo territorio;
- Utilizza un tono umano, ma professionale. Non sei un influencer o un content creator, ma il riferimento per chi ti legge.
Ricorda sempre che la figura del sindaco sui social è una figura pubblica ma non per questo deve risultare fredda o distante; al contrario, invece: mostrare empatia, vicinanza, emozioni può solo che rafforzare la tua figura, ovviamente senza esagerare.
Dopo la vittoria: cosa pubblicare quando diventi sindaco
Bene, hai vinto, complimenti, e ora?
Ora i Social non ti servono più per farti conoscere o per comunicare come fossi sul palco dei comizi; da oggi rappresenti un’intera comunità. Che significa? Significa che ora non puoi più comunicare come se fossi ancora un candidato: i toni devono cambiare, i contenuti si diversificano e le aspettative di chi ti legge sono centuplicate. Non solo: a centuplicare sono anche le tue responsabilità di comunicare ai cittadini tutte le informazioni e gli avvenimenti che accadono durante la tua amministrazione.
Cosa fare subito dopo la vittoria
La prima cosa da fare dopo la vittoria è rendere chiaro che ora il sindaco sei tu, quindi aggiorna la Bio e il profilo dei tuoi social. Subito dopo, comincia a definire una sorta di calendario editoriale con rubriche fisse (ad esempio “facciamo il punto della settimana”, “il progetto del mese”, etc). Ricordati di non usare un lessico troppo tecnico, in modo da rendere i contenuti accessibili a tutti, puntando maggiormente sui benefici di ciò che stai facendo. Usa formati semplici, meglio se visual: foto sul campo, reel in cui spieghi progetti, etc…
Ricorda sempre che la chiarezza è la chiave del potere: se spieghi tutto per bene, previeni polemiche inutili e contemporaneamente rafforzi la fiducia.
Dopo una sconfitta: cosa pubblicare e come continuare
Non tutte le candidature finiscono con una vittoria, ma anche una sconfitta può rappresentare una lezione di stile e comunicazione. Quello che è fondamentale è affrontare l’esito negativo con eleganza e senza negare la realtà. Per cui, immediatamente dopo l’esito pubblica un messaggio di ringraziamento (evita le accuse) per chi ti ha dato fiducia e che comunichi la prosecuzione del tuo impegno. Ad esempio: “Grazie a chi ha creduto in questo percorso. Abbiamo messo in campo idee, ascolto e passione. Continuerò a impegnarmi per il bene della nostra comunità, in altri modi”.
Nei mesi successivi, quello che devi fare è mantenere il profilo attivo con un tono da “cittadino vigile”, condividendo proposte, osservazioni, riflessioni, denunce, etc…, ma sempre con la giusta misura e il necessario rispetto.
Gli epic fail da evitare assolutamente
Il sindaco sui social media può diventare virale anche nel senso sbagliato: basta un post fatto di getto o un commento infelice ed il danno è fatto.
Ti metto qui i cinque errori più comuni da evitaer per mantenere una buona reputazione sui social:
- Rispondere in maniera impulsiva ai commenti negativi, soprattutto nei momenti caldi.
- Pubblicare commenti o post ironici o, peggio ancora, ambigui, che possono essere fraintesi.
- Sparire dai social per mesi, mostrando quasi disinteresse
- Condividere fake news o comunque contenuti non verificati
- Usare il proprio profilo come megafono personale e non come un canale di servizio
Per evitare tutto ciò, meglio programmare, avere una strategia e magari farsi affiancare da professionisti della comunicazione politico-istituzionale.
Due esempi
Parlare di strategia è importante ma nulla insegna meglio di un esempio concreto. Andremo ora a vedere insieme due casi emblematici che mostrano cosa succede quando un sindaco comunica bene sui social e quando no.
Il caso virtuoso: Decaro, il sindaco di Bari
Antonio Decaro, ex sindaco di Bari e presidente ANCI, è considerato un modello virtuoso di comunicazione pubblica efficace. La sua presenza sui social – prevalentemente su Facebook – è diventata un punto di riferimento per molti amministratori locali.
Funziona bene per diversi motivi, primo fra tutti il tono diretto, umano ed empatico che riesce ad usare senza compromettere la sua stessa autorevolezza. Lui c’è sempre, nei momenti importanti ma anche nel quotidiano, con tanti “dietro le quinte” che dimostrano il suo impegno. Infine, oltre a mostrare reale vicinanza alle persone, riesce ad essere comprensibile proprio a tutti quando spiega le sue scelte, usando un lessico semplice, chiaro e privo di tecnicismi.
Per fare un esempio, basta andare a recuperare il suo video virale durante il lockdown: De caro, con tono paterno e ironico, rimprovera i cittadini che passeggiano sul lungomare. Un mix di fermezza e umanità molto apprezzato dal suo pubblico.
L’epic fail: De Magistris, ex sindaco di Napoli
Nonostante la sua lunga esperienza politica, Luigi De Magistris è caduto in errore sui social. SIamo nel 2021, dopo il termine del suo mandato e De Magistris pubblica un post in cui definisce “scadente” la nuove amministrazione. Lo riporto per intero:
“Già si percepisce una Napoli immobile, rassegnata, con una nuova amministrazione scadente e senza passione”.
Una caduta di stile non da poco questo tentativo di delegittimare il successore prima ancora di avergli dato modo di agire o anche solo di sedersi sulla poltrona del sindaco di Napoli. Infatti, sotto quel post, sono arrivati centinaia di commenti critici e la vicenda finì pure sui giornali, decretando così un epic fail che nessuno dimenticherà.
La conclusione? Il sindaco deve essere un leader anche sui social
Essere un sindaco oggi vuol dire essere anche un comunicatore: i cittadini vogliono sapere, ascoltare, capire cosa fai e creare una relazione proprio con te.
Quindi ricorda: non improvvisare, non delegare tutto senza controllo e ricorda che stai parlando a tutta la tua comunità.
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