Organizzare una campagna elettorale non è una cosa così semplice e immediata e per chi si ritrova alla prima esperienza di candidatura a qualunque livello può sentirsi spaesato dalla mole di cose da fare.
Noi della Parrotto Web Solution – Agenzia di Comunicazione, ne abbiamo organizzate diverse ed è per questo che abbiamo pensato di scrivere questo articolo che intende rappresentare una sorta di guida, un canovaccio da seguire per organizzare una campagna elettorale in maniera organizzata ed efficace.
Fase 1: analisi del contesto politico
Il primo passo da fare è quello di andare ad analizzare e comprendere il contesto politico in cui andrete ad operare.
Per farlo, tenete presente questi punti:
1. Qual è lo scenario politico attuale? Quali sono le tendenze e i punti più rilevanti?
Quello che dovrete fare, prima di tutto il resto, è andare a studiare le recenti elezioni per identificare le tendenze politiche e le dinamiche degli elettori. Ad esempio: ci son stati spostamenti significativi verso determinati partiti, movimenti o gruppi politici? Il dibattito pubblico che ha caratterizzato le recenti elezioni, su quali questioni si è focalizzato?
Il successivo step è quello di andare ad analizzare il contesto socio-economico che influenza il comportamento degli elettori e identificare quali potrebbero essere gli elementi chiave su cui puntare: quali sono le preoccupazioni degli elettori? Quali sono i temi su cui sono più sensibili e ricettivi? Tutte queste informazioni vi serviranno per capire meglio le esigenze degli elettori e utilizzarle per l’impostazione della campagna stessa.
2. Chi sono gli avversari e quali strategie adottano
Profilare gli avversari è senz’altro di grande aiuto e, nello specifico, quello che bisogna fare è andare ad analizzare quelli che sono i loro punti di forza e debolezza. Questo include l’analisi dei messaggi chiave che vengono o son stati lanciati, le loro tattiche comunicative, le modalità di coinvolgimento degli elettori, etc.
Particolare attenzione merita il monitoraggio delle attività attuali degli avversari (eventi, campagne social, dichiarazioni pubbliche, etc) in quanto vi saranno di grande aiuto per capire dove potreste avere un vantaggio competitivo e sfruttarlo a vostro favore.
Solo dopo aver affrontato questi punti, potrete iniziare a definire degli obiettivi a breve, medio o lungo termine come ad esempio l’aumento di visibilità del candidato, gli eventi da organizzare oppure addirittura l’ottenimento di un certo numero di voti in specifici quartieri o aree geografiche. Resta inteso che il monitoraggio degli avversari è qualcosa che andrà fatto anche in seguito, costantemente, ma di questo ne parleremo bene più avanti.
Fase 2: pianificazione strategica
La prima cosa da fare è quella di creare un team. Se avete già dei volontari a disposizione con le giuste competenze, è bene andare a identificare ruoli e responsabilità, dal momento che l’errore è dietro l’angolo.
La scelta migliore sarebbe affidarsi ad un’agenzia di comunicazione che si occupi di politica, ma quando il budget non lo consente, è necessario formare dei volontari, con specifici ruoli e con responsabilità ben precise.
Definizione del messaggio
Il messaggio della campagna deve essere chiaro, coerente e autentico. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale evitare il gergo complesso, assicurandosi che il messaggio sia facilmente comprensibile per tutti i vostri elettori.
La coerenza è un aspetto assolutamente importante: il messaggio deve rimanere lo stesso su tutti i canali di comunicazione, inclusi discorsi pubblici, interviste, social media e materiali promozionali. Inoltre, l’autenticità del messaggio è essenziale, poiché deve riflettere i valori e le priorità reali del candidato; gli elettori riconoscono e apprezzano l’autenticità.
Infine, è importante che il messaggio risuoni con l’elettorato, integrando i temi che sono importanti per loro e per questo, ti verrà in aiuto il fatto di conoscere e targettizzare l’elettorato stesso.
Targeting dell’elettorato
Per coinvolgere efficacemente gli elettori, è essenziale identificare e segmentare il pubblico in gruppi specifici. Per farlo vi basterà utilizzare dati demografici e psicografici per individuare i gruppi chiave come giovani elettori, famiglie, anziani, lavoratori e minoranze.
Dividete il pubblico in segmenti basati su eventuali interessi comuni piuttosto che preoccupazioni e comportamenti elettorali, creando profili dettagliati che rappresentino ogni segmento di pubblico. Questi profili vi aiuteranno a visualizzare i bisogni e le motivazioni dei diversi gruppi e ad adattare il messaggio per rispondere alle esigenze e preoccupazioni specifiche di ogni segmento. Ad esempio, per i giovani elettori, potrebbe essere una scelta vincente concentrarsi su temi come l’istruzione e l’occupazione.
Utilizzando queste tecniche, il vostro messaggio raggiungerà tutti i segmenti del vostro elettorato, aumentando così le probabilità di successo della vostra campagna elettorale.
Fase 3: sviluppo della campagna elettorale
Siamo arrivati allo sviluppo vero e proprio della vostra campagna elettorale e divideremo questa fase in ulteriori 4 step, tutti essenziali e da non trascurare: l’aspetto della comunicazione strategica, la pianificazione degli eventi pubblici, la progettazione e produzione del materiale promozionale ed infine il monitoraggio. Vediamoli insieme.
Strategie di comunicazione
Le strategie di comunicazione politica sono il fulcro di una campagna elettorale efficace e ben fatta. La nostra esperienza ci suggerisce come sia importante non trascurare nessun canale comunicativo: la combinazione tra media digitali e tradizionali è la scelta giusta per raggiungere il numero maggiore di elettori.
Nel caso di campagne elettorali per l’elezione del presidente di regione o superiori, la televisione è assolutamente da includere tra i canali comunicativi perché permette di raggiungere elettori che potrebbero non essere attivi sui canali digitali. Ma gli elettori “non social” ci sono anche per le elezioni amministrative ed in questo caso, oltre alle TV locali, è bene tentare di raggiungerli col volantinaggio casa per casa o altri mezzi diretti che dipendono dal contesto locale e sociale (ad esempio i giornali, le radio, etc).
Allo stesso tempo e parallelamente, il marketing digitale gioca un ruolo essenziale nella creazione di una comunità di sostenitori con cui interagire in maniera diretta e immediata. I social media, oltre ad amplificare il messaggio che volete comunicare, facilita il dialogo continuo, la risposta alle domande degli elettori e vi permette di raccogliere feedback e informazioni in tempo reale.
Infine, ma non meno importante, sui social media è possibile anche attivare campagne pubblicitarie mirate, sfruttando i dati di targettizzazione rilevati nella fase due, in modo da raggiungere specifici gruppi di persone con un messaggio personalizzato ad hoc.
Pianificazione degli eventi pubblici
Gli eventi pubblici sono uno dei cardini su cui si basa qualunque campagna elettorale. Ovviamente, sulla base della grandezza della stessa, possono cambiare nel format e nella location ma tendenzialmente comizi, incontri pubblici e dibattiti sono essenziali e vanno organizzati per consentire al candidato di presentare le proprie idee e visioni, di aumentare la visibilità e di dimostrare competenza e preparazioni sui vari temi chiave.
La pianificazione di questi eventi richiede una maniacale attenzione ai dettagli. Ad esclusione dei comizi, i cui spazi vengono stabiliti e sono quelli, per tutti, per gli incontri pubblici (come ad esempio la presentazione della candidatura o della lista a sostegno di un candidato sindaco/presidente della regione) servirà innanzitutto una location accessibile e capace di accogliere il numero di partecipanti previsti.
Gli eventi, poi, devono essere pubblicizzati in maniera capillare, attraverso tutti i canali comunicativi disponibili, per massimizzare la partecipazione. Infine, l’evento stesso deve essere ben organizzato, quindi, va curato l’allestimento tecnico/logistico, l’allestimento visivo, la gestione del pubblico, etc. Un evento ben organizzato, infatti, restituirà un’impressione positiva ai partecipanti, tutto a vantaggio del candidato stesso.
Progettazione e produzione di materiale promozionale
Sebbene stiamo vivendo l’era digitale per eccellenza, il materiale promozionale tangibile ha ancora un impatto duraturo ed efficace sull’elettorato. Stiamo parlando di manifesti, poster, volantini, fac-simile, santini etc.
Tutti questi supporti devono essere progettati con cura, adottando un design accattivante ma sempre coerente a quella che è l’immagine del candidato ed ai valori che lo contraddistinguono. La qualità del materiale deve necessariamente trasmettere professionalità e attenzione ai dettagli, tutti elementi che gli elettori assoceranno al candidato stesso.
Oltre a progettare e produrre tale materiale, va pianificata anche la sua distribuzione che non può essere lasciata al caso: vanno individuate aree chiave del territorio, eventi pubblici, luoghi di grande passaggio e tutti quei posti che vi offrono ulteriori opportunità per raggiungere un numero di elettori sempre più ampio.
Fase 4: monitoraggio e adattamento in corso d’opera
La costanza nel monitoraggio dell’andamento della campagna è essenziale per la riuscita e per il successo della stessa. In contesti molto ampi, potete utilizzare sondaggi e analisi dei dati per raccogliere informazioni preziose sulle opinioni, impressioni e percezioni degli elettori. In contesti molto piccoli, invece, spesso è sufficiente frequentare i “luoghi della gente” (piazze, bar, etc) per comprendere cosa funziona e cosa invece necessita di qualche miglioramento.
Per la comunicazione digitale, vi basterà analizzare la performance dei vari canali come ad esempio il numero delle visualizzazioni, il tasso di coinvolgimento e le eventuali conversioni per valutare l’efficacia delle strategie adottate ed applicate.
In ogni caso, questi dati vi saranno molto utili per correggere eventuali errori e migliorare la campagna attraverso l’adattamento delle strategie ad hoc. Quello che ci sentiamo di consigliarvi, in questa fase, è di tenere sempre alta la guardia ed essere pronti a reagire ad eventuali cambiamento del contesto politico o a nuove sfide che si possono presentare nel corso della campagna elettorale, in modo da mantenere sempre un vantaggio competitivo e aumentare le possibilità di vittoria.
Fase 5: preparazione al giorno delle elezioni
Il giorno (o i giorni) delle elezioni rappresenta il culmine di un periodo fatto da settimane o addirittura mesi di duro lavoro e tanta strategia. Quindi, per la sua importanza, merita una particolare attenzione riguardo all’organizzazione per garantire che tutto fili liscio.
Una delle prime cose da fare è assicurarsi che i volontari – quelli che ricoprono il ruolo di rappresentanti di lista – siano ben preparati. Queste figure sono molto importanti per il monitoraggio dei seggi elettorali, poichè svolgono una duplice funzione: da un lato, forniscono supporto agli elettori e dall’altro gestiscono eventuali emergenze che possono sorgere. Quindi, il nostro consiglio è di formarli bene sulle procedure elettorali, sui diritti degli elettori e sulle modalità di risoluzione dei problemi.
Oltre alla formazione dei volontari, è necessario anche pianificare una strategia per incoraggiare gli elettori a recarsi alle urne. E per farlo, ci sono una serie di azioni mirate, che comunque andranno adattate sempre al contesto socio-politico. Una delle azioni potrebbe essere l’invio di messaggi motivazionali agli elettori, nei quali ricordare l’importanza del voto e dell’impatto che lo stesso può avere sul risultato finale. Ma non solo messaggi via telefono: con le giuste accortezze, grafiche e testi, tale messaggio può essere veicolato anche tramite social piuttosto che chiamate telefoniche.
Il terzo aspetto da tenere in considerazione è puramente logistico: assicuratevi che i volontari siano in numero sufficiente da coprire tutti i seggi e le relative sezioni, che abbiano tutto il materiale necessario (elenco elettori, moduli per segnalazioni relative a problemi e gli strumenti per comunicare con il team che gestisce la campagna elettorale).
Infine, altri aspetti più soggettivi sono l’opportunità di organizzare servizi di trasporto per gli elettori che potrebbero avere difficoltà a raggiungere i seggi, piuttosto che monitorare le notizie e l’andamento della campagna anche alle battute finali (questo soprattutto quando parliamo di grosse campagne elettorali); insomma, approcciatevi con spirito di coordinazione e in maniera meticolosa agli aspetti che vi abbiamo elencato e tutto andrà senza grossi intoppi.
Conclusione (…o forse no!)
Eh no, non è ancora finita. Al di là del risultato ottenuto (vittoria o sconfitta), il vostro lavoro non è ancora finito. Dopo qualche giorno, dovrete sedervi a tavolino e andare a fare una vera e propria valutazione post elettorale, assolutamente essenziale per comprendere l’efficacia della campagna e per identificare le aree di miglioramento per il futuro.
La prima fase dell’analisi consiste nel raccogliere e verificare i dati elettorali ufficiali. Questo include i totali dei voti, la distribuzione dei voti per seggio elettorale e i risultati per ogni segmento demografico e geografico. Confrontate i risultati con gli obiettivi prefissati all’inizio della campagna per valutare il successo complessivo.
Un’analisi approfondita dovrebbe esaminare non solo i numeri complessivi, ma anche le tendenze e i modelli che emergono dai dati. Ad esempio, è importante capire dove il candidato ha ottenuto i migliori risultati e dove invece ha faticato. Questo può essere fatto suddividendo i dati per area geografica, per età degli elettori, per livello di istruzione e per altre variabili demografiche rilevanti. L’analisi geografica può rivelare se ci sono state differenze significative nei risultati tra diverse regioni o distretti. L’analisi demografica, invece, può indicare quali gruppi di elettori hanno supportato maggiormente il candidato e quali meno.
Oltre ai dati elettorali, è utile raccogliere dati qualitativi dalle esperienze sul campo dei volontari e dei membri del team di campagna. Le loro osservazioni possono fornire informazioni preziose su come gli elettori hanno reagito alle varie strategie utilizzate. Ad esempio, possono offrire spunti su quali messaggi hanno risuonato di più e quali hanno avuto meno impatto. Anche l’analisi delle interazioni sui social media e delle performance delle campagne digitali può fornire ulteriori dettagli sulla percezione della campagna tra gli elettori.
Immediatamente dopo l’analisi, il passo successivo è quello di raccogliere feedback e spunti per la prossima campagna elettorale che conserverete in un rapporto dettagliato e che vi sarà utile come base per pianificare le future campagne elettorale.
Bene, ora siamo davvero alla conclusione: abbiamo toccato tutti le fasi per l’organizzazione efficace di una campagna elettorale.
Ricordate però: una campagna elettorale, per quanto possa essere perfetta ed impeccabile, non può influire completamente sul libero arbitrio delle persone. Dietro una vittoria, c’è anche il lavoro fatto dai candidati nel sociale, nella politica, nel piccolo o nel grande contesto e non negli ultimi due mesi, ma negli ultimi anni o addirittura in una vita intera. L’esito delle elezioni è dettato da tanti fattori e un’organizzazione impeccabile della campagna elettorale non vi garantisce la vittoria ma sicuramente contribuisce a conquistarla.