Con l’ingresso del nuovo anno, tutti ci siamo ritrovati a chiederci come sarebbe stata sbrogliata la matassa delle elezioni di quest’anno – amministrative e regionali – considerata l’eccezionalità del 2020 e del rinvio del voto a causa della pandemia. I nodi sono stati sciolti e, mentre è stato rimandato tutto al 2026 per le elezioni amministrative, per le elezioni regionali risulta ormai chiaro a tutti che saremo chiamati alle urne già in autunno. Le regioni che andranno al voto saranno dunque sei: Veneto, Valle d’Aosta, Marche, Toscana, Campania e Puglia. Ed è proprio delle Elezioni Regionali Puglia 2025 che parleremo oggi, poiché è ancora in corso un braccio di ferro tra Regione e Ministero dell’Interno per una norma – la cd “antisindaci” – che confonde ancora di più il panorama politico e le dinamiche di voto.
Indice dei contenuti
- Elezioni Regionali Puglia: il caso del 2020
- Elezioni regionali Puglia 2025: quando si vota
- Il panorama politico attuale in Puglia
- Dinamiche di voto in Puglia
- Il duello della norma regionale “antisindaci”
- Le sfide della nuova legislatura pugliese
- Le sfide della nuova legislatura pugliese
- Informazioni pratiche
Elezioni Regionali Puglia: il caso del 2020
La Puglia, come tutte le Regioni chiamate al voto nel 2020, è stata protagonista del primo rinvio delle elezioni a causa di una pandemia che ha coinvolto il mondo intero. Le elezioni, inizialmente previste per la primavera, si son svolte infatti il 20 e 21 settembre 2020.
Questo slittamento rappresentò un caso eccezionale non solo per il cambio data ma anche perchè quelle elezioni furono caratterizzate da una campagna elettorale letteralmente atipica, a causa delle limitazioni negli eventi pubblici. Quindi non ci furono feste e gran pochi incontri e il tutto si concentrò sul digitale e nello specifico sui social media, che furono lo strumento principale di comunicazione politica.
Questo ha fortemente influenzato anche le campagne elettorali successive, in quanto i social non hanno più smesso di essere uno strumento fondamentale: il cambiamento del comportamento degli elettori si è consolidato e ormai i social media sono diventati terreno di incontro, scontro e confronto.
Elezioni regionali Puglia 2025: quando si vota
Come appena detto, a causa della pandemia, le elezioni in Puglia del 20 e 21 Settembre hanno spostato la finestra utile del voto di 6 mesi e questo ha creato un cortocircuito nella decisione della data delle successive. Ad oggi, non è ancora stata presa una decisione ufficiale sulla data ma il Governo sembra ben deciso a mandare al voto le sei Regioni coinvolte già in autunno di quest’anno. Discorso diverso invece per i Consigli Comunali, seppur eletti nelle stesse date, per cui sappiamo già (circolare DAIT n.83 del 6 dicembre 2024) che si andrà al voto nella primavera del 2026.
Il panorama politico attuale in Puglia
Dopo due mandati consecutivi – di cui uno in piena pandemia – l’attuale presidente Michele Emiliano ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni.
Nel centrosinistra, l’ipotesi più accreditata è la candidatura di Antonio De Caro, ex Sindaco di Bari e attuale Europarlamentare, candidato ritenuto forte per il largo consenso ottenuto alle scorse elezioni europee.
Nel centrodestra, non è ancora stato deciso un nome attorno cui costruire un progetto politico, sebbene si vociferi di una papabile candidatura di Francesco Paolo Sisto, coordinatore barese di Forza Italia che però non ha né confermato né smentito nulla.
Per ampliare maggiormente lo sguardo sul panorama politico, siamo andati a vedere i sondaggi e nello specifico quello più recente effettuato da Zca Consulting e BiDiMedia.
Due cose emergono immediatamente leggendo i dati: innanzitutto la crescente preferenza degli elettori pugliesi per i partiti nazionali. Questo rappresenta una novità assoluta nel panorama politico pugliese, poichè nelle tornate elettorali precedenti la preferenza è sempre stata per le forze trasversali, quasi sempre legate a una personalità forte (vedi Emiliano).
La seconda evidenza che ci viene indicata dai dati è la bizzarra contrapposizione tra FDI e PD, specchio della situazione Nazionale. Questo ci indica una polarizzazione anche in Puglia delle visioni politiche, che come conseguenza porta ti come M5s e Forza Italia a numeri molto bassi.
Dinamiche di voto in Puglia
L’analisi del comportamento degli elettori Pugliesi rivela un panorama vasto e decisamente complesso. D’altronde, qui in Puglia, oltre ai fattori politici, entrano in gioco anche gli aspetti socio-culturali. Storicamente, i pugliesi si son sempre dimostrati molto sensibili alle questioni territoriali e identitarie, con un attaccamento molto forte alla propria regione.
Le preferenze di voto si sono spesso rivelate orientate a candidati che incarnano i valori di autenticità e vicinanza al cittadino. Anche la Puglia, però, risente negli ultimi anni del disincanto verso la politica, tant’è che vi è stato un incremento notevole del sostegno ai movimenti regionalisti e anti-establishment. Stiamo parlando del Movimento Regione Salento e del Movimento 5 Stelle. Quest’ultimo è ancora presente nel panorama politico ma – come a livello nazionale – ha perso molto appeal. Il Movimento Regione Salento, invece, è di recente confluito in Fratelli D’Italia, una mossa prevedibile che però rimette una percentuale di voti in gioco, in quanto gli identitari puri non hanno accettato questa fusione.
Il duello della norma regionale “antisindaci”
Sul finire dello scorso anno, il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato una modifica alla legge elettorale che impone ai sindaci in carica di dimettersi almeno sei mesi prima della scadenza della legislatura – e quindi delle successive elezioni – se intendono candidarti alla competizione elettorale. Questo norma, nota e soprannominata “antisindaci“, ha suscitato moltissime polemiche e ha visto l’opposizione dell’ANCI Puglia che l’ha definita antidemocratica e discriminatoria.
Tale norma, lo scorso Febbraio è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri in quanto contenente articoli ritenuti incostituzionali e violerebbe il diritto all’elettorato passivo dei sindaci.
Ora quindi, si torna alle vecchie modalità di candidatura, peraltro già oggetto di previsione normativa nel TUEL (Testo unico Enti Locali).
Le sfide della nuova legislatura pugliese
Essendo quindi entrati nel periodo pre-elettorale e a poche settimane dall’avvio della campagna elettorale vera e propria, è importante tenere in considerazione le sfide che la nuova legislatura dovrà necessariamente affrontare.
Temi come la gestione della sanità pubblica, fortemente sollecitata dalla pandemia e ancor prima dalle chiusure di alcuni ospedali nella legislatura Fitto, l’innovazione delle infrastrutture e dei trasporti e le strategie di sostenibilità ambientale in una regione dove il consumo del suolo è elevato, rappresentano i punti cardine della discussione e saranno sicuramente protagonisti della campagna elettorale imminente. Questa si configurerà come un terreno di confronto su come affrontare criticità esistenti e cronicizzate, piuttosto che le opportunità future da non perdere.
I candidati saranno chiamati a presentare soluzioni concrete e visionarie, in grado di soddisfare le esigenze dei pugliesi che – come sempre, ma anche sempre di più – sono preoccupati per il benessere sociale ed economico proprio e delle generazioni future.
Elezioni Regionali Puglia: come si vota
Per garantire una partecipazione attiva alle elezioni del 2025, i cittadini devono essere informati sulle modalità di voto e sicuramente saranno attivate delle campagne informazionali in merito, come sempre.
Nel frattempo, brevemente, vi lasciamo alcune veloci informazioni.
Il sistema elettorale pugliese prevede l’elezione diretta del Presidente di Regione e di 50 consiglieri regionali. E’ possibile esprimere il voto disgiunto: puoi votare, ad esempio, un candidato presidente ma dare la preferenza ad una lista non collegata a lui. La soglia di sbarramento è all’8% per le coalizione ed al 4% per le liste singole. Puoi esprimere due preferenze, per candidati di sesso diverso all’interno della stessa lista (la cd doppia preferenza di genere).
Informazioni pratiche
Per esercitare il diritto al voto, è fondamentale essere iscritti ai registri elettorali del proprio comune, possedere un documento d’identità valido e la tessera elettorale. In caso di smarrimento della tessera elettorale, è possibile richiederne una copia negli uffici competenti che saranno aperti anche nei giorni delle elezioni.
No, non è tutto!
Le elezioni regionali pugliesi del 2025 si prospettano come un momento di significativa importanza e, nel frattempo, di diffusa incertezza. Le scelte delle prossime settimane possono stravolgere il panorama politico oppure lasciarlo immutato. Noi continueremo a seguire l’evoluzione e vi aggiorneremo costantemente.
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